Nord e Sud - anno XVI - n. 120 - dicembre 1969

Antonio Duva centuata p•er l'occasione ed o·ggi jnvece colpisce so.Io p•er. la sua esattezzia: « Sarà b·ene far p·resto perché il vestito che ci siamo· fatti .- tutti, senza e·ccezione - . è così strappato e fa buchi da tutte le parti, per cui riesce .sempre più difficile la parte di chi immagina di poter parlare o di indicare condizioni a nome della sua co,rrente. In realtà siamo circolo chiuso·. La pro1 p·o•rzi,o,nale così come era stata e1abo~ata p1 er i,l Congresso di Roma ha scottato quasi tutti, ma il timore di una maggioranza che governi schiacciando le minoranze fa preferire nuove· e· più gravi ferite ». E che no·n si trattasse solo di una ·crisi di strutture organizzative ·O di equilibri politici fra le varie componenti, a·pparve chiaro al Convegno di l.,ucca dove l'involuzione integralista a cui i grup·pi do,roteo e fanfaniano a,,e·vano finito col co·ndurre la DC non app·arve tanto il risultato di una scelta politica quanto un ripie·gamento dovuto· al preoccupante inaridirsi, ·ne1l'ambito del partito, di una tra-dizione di cultura politica, che non solo al tempo del Partito Popolare, ma anche nel dopo·guerra, aveva raggiunto a partire· da De Gas·peri, e1evati liv,elli ,di ,dignità intellettuale. Concepito ,da Rumor e· da Picooli in chiave pre•CO•n·gressuale, quasi per reggere il p,aragone con gli in.contri di San Pellegrino, il Convegno di Lucca mise abbastanza nettamente in rilievo il disorientamento· della classe 1irigente democristiana di fronte alle novità. conciliari del mondo cattolico e allo stimolo, che queste novità fornivano per un serio rip.ensamento sui temi dell'auto·no,mia e dell'unità d,ella Demo,crazia cristi:ana. Ma è forse sul piano dell'azione parlamentare e di gov.erno che pesano, maggi 1 01 rmente I'i1 noertezza e l'ambiguità do,rotee. È difficile sta·bilire se il co1nportamento doroteo fosse ispirato dal pro·posito di sottrarre la Demo1crazia cristiana .ad una qualificazione· scopertamente moderata nell'ambito dell'alleanza di governo, come parve cercare, per qualche poco, Rumor; o se la pressione sul go,verno fosse una istintiva reazione di forze gelose del potere e disp·oste a frapporre o·gni O•St 1 acolo alla realizzazione dell'unificazione socialista, che sembrava preludere ad t1n più eqt1ilibrato rap·porto fra laici e cattolici. E.cl è, ormai, van•o• cercare· di ap·pt1rare se l'immobilismo governativo durante la IV legislatura fosse da ascrivere a colpa del Pre,sidenve del Consiglio o del Segretario del Partito. << Il governo f.a quello· .eh-e il p,artito gli ,co,nsente ·di fare·», ·disse l'on. De Mit~ al Co•ngresso di Milano·. Ma 1'01 1'. Piccoli osservò dal canto suo, in modo· piuttosto minaccioso: « Andiamo p·ure a vedere il segno di_fren.ata e sapremo la velo,cità alla quale si marciava ». In 12 BibliotecaGino Bianco·

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