Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

/ Dove va la « G./. »? ; di viaggi per studenti) percepisca 50 milioni di contributo all'anno dal Ministero degli Esteri, ed altrettanti da quello della Pubblica Istruzione, ma nulla dal Ministero del Turismo, che, peraltro, ha in bilancio 600 milio,ni per contributi ad Enti che svolgono attività per l'incremento del turismo giovanile 1 • · Nessun intervento organico, invece, risulta svolto nel campo degli studi, delle ricerche e della docume11tazione sul mondo giovanile, se si eccettuano le modeste iniziative prese in tal senso dalla A.A.I. (Amministrazioni Aiuti Internazionali): un Ente che ha co1ne co1 m·pito istituzionale quello di svolgere assistenza. Pure c'è una pubblica istituzio,ne che proprio dalla gioventù prende nome e che ha un consistente bilancio.· Si tratta della Gioventù Italiana; ma qt1esta istituzione merita un po' più di attenzione: se si scrivesse un'opera su « gli splendori e le miserie delle burocrazie», certo occorrerebbe dedicare alla Gioventi.1 Italiana uno dei capitoli principali. I poteri dello Stato hanno, da molti anni, opinioni tra loro discordanti sulla Gioventù Italiana: tanto che il Direttore Generale dell'Ente, il dott. Barattucci, ritiene definibile questo coacervo di opinioni come « un noioso groviglio di problemi giuridico-patrimoniali ». Co·n la caduta del fascismo, nel 1943, un decreto legge stabilì: « i compiti demandati alla Gioventù Italiana del Littorio sono deferiti al Ministero della Guerra ed a quello della Educazione nazionale, a seconda della rispettiva competenza»; e regolò, anche se in modo impreciso, la procedura per il trasferimento del patrimonio della G.L.L. 2 • Per questo, l'avv. Vincenzo De Palma, pri 1 mo di una ventennale dinastia di commissari, fu nominato con l'incarico di « provvedere alla conservazione del patrimonio dell'Ente ed alla temporanea amministrazione» in co·nsiderazione della opportunità di predisporre « un piano di ripartizione dei suoi compiti e delle sue attività fra i Ministeri della Guerra e della Educazione nazionale ». Così nell'immediato dopoguerra il problema appariva avviato a rapida soluzione, essendo iniziato il trasferimento dei beni ai Ministeri della Difesa e della Pubblica Istruzione, tanto cl1e nel 1947 il prof. Giorgio Candeloro (comunista), succeduto quale commissario all'avv. 1 Per ulteriori osservazioni sugli interventi della Pubblica Amministrazione cfr. la tabella allegata, compilata a cura del Comitato per lo studio dei problemi della Gioventù. . 2 Per gli aspetti giuridici e i dati patrimoniali relativi alla Gioventù Italiana cfr.: 1) GIANFRANCO MERLI, La Gioventù Italiana; sta in « Rivista Amministrativa della Repubblica Italiana», n. 3, marzo 1967; 2) « Relazione sulla Gioventù Italiana della Presidenza del Consiglio dei Ministri al Comitato di Studio su problemi della gioventù» (testo ciclostil4to), maggio 1968. 61 - Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==