Nord e Sud - anno XVI - n. 119 - novembre 1969

Sul canale di Suez la costruzione di un lungo 01 leodotto tra il Mar Ro1sso ed il Mediterraneo, per una capacità di trasporto analoga a q·uella del concorrente oleoidotto israeliano. Oggi, l'Europa non si rifo,rn.isce più esclusivamente ai pozzi del Vicino Oriente, ma attinge in mist1ra crescente a quelli della Libia e ,dell'Algeria. La produzione è ancora sull'8% del totale mo·n,diale, le riserve note ammontano, al 10%. Ma la prospezione è ancora i11 pieno svilu•p•po. Con la costruzione di una fitta rete di o,leo.dotti, la Libia si avvia ad essere il quarto produttore mondiale. E già ora l'Europa vi attinge per un quarto del suo fabbisogno. lnijne le superpetroliere. Come nel caso della specializzazione dei mezzi ,di trasporto marittimo, così in quello della cosiddetta corsa al gigantismo, il petrolio ha preceduto e precede tutte le altre merci. Di fatto, oltre che dalla natura della merce trasportata, queste continue trasformazioni nel sistema dei trasporti per mare dipendono dall'importanza che gli scambi marittimi di greggio hanno nel totale della navigazione marittima. Più del 50% di tutti i trasporti per mare interessano petrolio. Quasi la metà della flotta mondiale è rappresentata da navi cister11a. La necessità di evacuare rapidamente il petrolio estratto per evitare la costruzione di enormi impianti di deposito nei p,ressi dei luoghi di estrazione; t1na crescente domanda energetica •dei paesi svilup1pati; la convenienza di ridt1rre i costi di trasporto fino al punto da annullare gli svantaggi del ritorno a vuoto; la convenienza di introdurre nei sistemi di pompaggio e nei mezzi di trasporto processi altainente automatizzati; i grandi progressi tecnologici nella costruzione delle navi e la trasformazione dei cantieri più moderni in industrie (li vero e proprio montaggio; infine la chiusura di Suez del '56-57 e il rischio che essa si ripetesse per l'instabilità politica dell'istmo del Vicino Oriente; tutto questo ha avuto come effetto l'introduzione delle superpetroliere nel sistema dei trasporti di greggio via mare. Un recente articolo del Tortolani, pubblicato nella rivista dell'IGM, dà i seguenti dati 2 • Nel 1966, su 3162 navi cisterr1a per 101 milioni di tonn. di ,stazza lorda, circolavano nel mondo 130 superpetro 1 liere da oltre 80.000 tonnellate. Ma entro il 1967 ne sarebbero entrate in servizio oltre 20 da 150 mila, 34 da 200 mila e 6 da 320 mila. Erano inoltre i11 costruzio,ne altre 137 superpetroliere, di cui 59 da più di 170 mila tonnellate, e si stavano studiando e pro·gettan,do· quelle da 500 mila. Il risultato 1naggiore dell'introduzione d·elle superpetroliere è stato, 2 U. TORTOLANI, Il canale di Suez e le. rotte del petrolio: variazioni nel quadro geografico, in «L'Universo», Firenze, 1969, n. 2, pp. 263-268. 123 Bibli·oteca Gino Bianco

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