Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

/ Argo111enti questa esperienza, dal momento che l'atipicità della situazione riso.Jvereb·be in semplice o,ggetto di curiosità un'analisi particolareg,giata delle condizioni sociali e culturali i,n cui ha operato la mia commissione, e dei risultati ottenuti: tropp·o ristretto risulterebbe il campo d'indagine per essere elevato a cam,pione, ad indice di una situazione. Ritengo, tt1ttavia che sarà assai util,e avvalermi di questa esperienza per giungere a certe considerazioni di carattere generale, che investo,no l'intera struttura dei nuovi esami di Stato e, anche se il progetto p,uò apparire a_mbizioso, certi aspetti e problemi della nostra situazio,ne culturale; alcuni elementi particolari, riguardanti appunto l'ambiente in cui mi sono trovato a'd operare, meritano 1 comunque di essere sottolineati. E p·rimo fra tutti il fatto di avere dovuto amaramente costatare che fra le du.e classi riunite nella mia com(missione, una ap1 partenente ad una ·scuola ,statale e l'altra ad un istituto religioso, le alunll1e della seconda erano ,decisamente migliori, sia co,me livello di conoscenze, sia co,me grado generale di maturità, a quelle della prima: e questo mi pare il primo segno, abbastanza eloquente, delle cattive con·dizio·ni in cui verrsa oggi la scuola di Stato. Né ritengo, che questa disparità possa essere spiegata con la diversa estrazione sociale (popolare ·presso la scuola statale, piccolo-borghese presso quella privata) delle candidate, in qua,nto, anche se la differenza suddetta restava come tratto dominante, una certa eterogeneità bastava, in fondo, a ristabilire l'equilibrio; né con il fatto che l'istituto statale era stato travagliato da una serie di scioperi e di occupazioni, dai quali la scuo1la ·privata era ri·masta immune, in quanto il difetto di preparazione era di base, era remoto e non certo recente, investendo la capacità di espressione, la correttezza nello scrivere, l'intuizio 1 ne nel risolvere il quesito di matematica. Non so se questo dato, emerso nella mia commissione, tro,vi conferma in situazioni analo·ghe. Ma se dovesse esserre così, la crisi delle scuo1e di Stato potrebbe anche apparire co,me rientrante in una politica le cui origini sono assai remote, una politica tendente a svalutare la scuola di Stato a favore di quella privata, lasciando per,petuare lo stato di crisi della prima o intervenendo solo per aumentarne il discredito e la confusione. Questo dato, di cui però non ho altra indicazione se non la mia diretta e limitata esperienza, mi semb·ra forse il più rilevante, o,ltre che il più preoccupante; ma ve ne so·no, alcuni altri che vale ancora la pena di mettere in evidenza e che questa volta acca-: munano tutte le can'didate. Prendiamo la p·rova scritta di italiano: su settantatre candidate, solo quattro hanno, svolto - e tutte molto male - il tema riguardante la questione meri1dionale, sulla quale inoltre, anche 91 ~ Bibliot~caginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==