Calogero Muscarà tori più qualificati dell'attività umana: il pensiero, la cultura, la scienza, la tecnica, l'arte e così via. Per tutto questo,, Venezia non può contentarsi di vivere del solo ·turismo e come centro di studi internazionali, o come mo-stra p•ermanente, o co-me città dell'artigianato. La sua •economia non può -essere monoculturale, anche se si trattasse· di una civiltà altamente proficua e, anche se - correttamente - si co,nsiderass-e la Venezia storica come un quartiere della Gr.ande Venezia. Co1 me quartiere, essa è troppo grande, per svo1ge·re una sola funzione. Eco,nomicamen te, non può affidare la pro1 pria sopravvivenza alle alterne vicende di una sola attività, sia pure mo,de·rna. So,cialmente, la vita urbana non sop·porta so,cietà indifferenziate. D'altra parte la vitalità di Venezia non può essere artificiale e artificialmente sorr,etta: una città o è al centro di relazioni, di flussi territoriali attivati dall'economia attuale, o diventa qu-arti,e·re residenziale e dormitorio, o si trasfo,rma in museo. E allo,ra ci si deve domandare se Ven1 ezi1 a sia al centro di importanti flussi econo,mici internazionali e nazionali e se ad essi debba quel che· resta della sua vitalità. M.a solo che si ponga la domanda, si v·ed-eche, la città n•on potrebbe certo temere la concor.renza di Mestre sulla terraferma o di Jesolo e Sotto-marina sui litorali. Avrebbe un.'attività portuale-commerci 1 ale di gran lunga più importante ed estesa ed un retroterra b1 en più ampio di quanto no,n abbia. No,n conoscerebbe l'esodo delle attività « superio 1 ri » sulla terraferma e avre-bbe una classe dirig·ente ben altrimenti attiva e qualificata dell'attuale. La sua Università non vivrebbe di accatto e almeno un teatro troverebbe ragione di esistere. Niente di tutto questo, che si sappia; e invece una tendenz,a sempre più marcata all'ésodo delle attività qualificanti. È d-unque possibile ripo,rtare Venezia al centro di rilevanti relazioni internazio,nali e nazionali? Qualcuno sostiene un futuro comme-rciale di Venezia nella ripresa degli scambi con l'Oriente, che· fecero già la sua fortuna p,assata. O un ruolo di cerniera negli scambi, che dovre·bbero aumentare, con l'Euro-pa o,rientale. Mi sembrano so~ luzioni poco credibili, solo che per un po·co si -oonsideri la natura d-ei grandi scambi di oggi, la sempre più stretta dip,endenza del settore· commerciale da quello industriale, le relazioni che legano tra loro, i paesi sviluppati e· quelle invece che collegano i paesi sviluppati ai pa·esi in via di sviluppo o, arretrati; la dinamica dei mezzi di trasporto e il prossimo ruolo del Mediterraneo,. la posizio 1 n-e della penisola e in p,artico1a.re di Venezia e dell'Adriatico, il futuro de,gli scambi 46 Bibliotecaginobianco
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