' Lettere al Direttore zogiorno, che essendo il più debole sarebbe come sen1pre il primo a pagare una sovrapposizione di strutture e le passività di una pubblica amministrazione mal funzionante. Questa tendenza infatti comporta un dispendio della spesa pubblica, il mantenimento di un bilancio rigido da parte dello Stato, la difficoltà a reperire nuove risorse economiche per investimenti produttivi, insomma tutte quelle ragioni che stanno alla base del mancato decollo economico del Mezzogiorno. Ammesso che l'IRI, o con1unque le aziende a partecipazione statale, rappresentino l'optimum in fatto di funzionalità, o di economicità di gestione o di attitudine ad un corretto intervento 1 tecnico, non è possibile porsi semplicisticamente il problema di una loro utilizzazione in funzione sostitutiva in quei settori degli investimenti sociali del reddito in cui lo Stato, con gli strumenti ordinari, ha dhnostrato di spendere con difficoltà. Si arriverebbe in tal modo ad una utilizzazione impropria di certi strumenti e all'abbandono di altri al loro destino, con le conseguenze sopra indicate. Si tratta di studiare una soluzione integrata e soprattutto di riconoscere che anche la riforma degli strumenti pubblici dell'intervento ha, in rapporto al Mezzogiorno, una sua priorità, ed è una priorità che nell'a,nbito di una soluzione definitiva e strutturale del problema meridionale, mi sembra sia di eccezionale momento. BALDO DE' ROSSI L'accenno ad even,tuali i1 nterven,ti IRI nel settore delle strutture L1niversita11ie è, nel mio airtwcolo, un aiccenno 1 p1roblemaitico, come riconosce 101 stesso prof. De Rossi. Sono griato al Preside11te delrISES per il contributo che dà all'ap,profondim.ento del prob 1 lema degl,i strumenti oiperaitivi attrave 1 rso i quali attuare le tesi che io sosrengo in meri,to al potenziamento e alla miglio.re disitribuzione territor,iia1le dei centri dii i1 srtru21ione·superiore - nel quadro della politica di riequilibrio del si•stema urbano _,: tesi sulle quali vedo co,n p.jacere che il prof. De Rossi sostainziia1lmente concor.da. Il discorso sull'apporto che potreb,be eventualmente derivare dall'IRI, sull'inquadramen 1 to progiiammatiico di tali eventuaLi ap1 po1rti e, in genere, sugli sitrumenti legi1 slatiVli e finanziari da ad·opera,re, è un discorso aperto. C'è da augurarsi che ·altri, come 1il Presidente dell'ISES i,nves,titi di responsabilità nel settore, dimostrino altrettanta sensibilità e pro11tezza nel valutare l'importianza di tale discorso e portarlo innanzi. E. M. 255 - Bibliot~caginobianco
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