Bordiga puro e duro la terribile luce, vano è ricorrere a moccoletti... Per la classe proletaria moderna formatasi nei primi paesi del grande sviluppo industriate capitalistico le tenebre sono state squarciate poco prima della mezzeria di secolo che precede la presente. L'integrale dottrina in cui crediamo, in cui dobbiamo e vogliamo credere ha avuto allora tutti i dati per formarsi e descrivere un corso di secoli che dovrà verificarla e ribardirla dopo lotte smisurate. O questa posizione resterà valida, o la dottrina sarà convinta di falso e la dichiarazione di appa•rizione di una nuova classe con carattere, programma e funzione rivoluzionaria sua propria nella storia sarà stata data a vuoto». Fin qui Bordiga, ed a questo punto, alla luce delle co11siderazioni di prima circa i rapporti tra marxismo e realtà capitalistica, si potrebbe dire ,che la dottrina è stata convinta di falso, sebbene Bordiga affidi ancora a uno strampalato 1975 la possibilità di una nuova ondata rivoluzionaria in coinci 1denza con un'eventuale terza guerra mondiale. E direi anche che non può non « essere convinta di falso », e quindi smentita .dalla « lezione delle cose», una dottrina fo·rmulata in termini così oppressivamente catechistici come quella di Bordiga, il quale ritiene in·vece che proprio in ciò risieda la forza e l'efficacia del suo pensiero. In Bordiga, fin ,dai tempi delle polemiche co11 Tasca all'interno della Federazio-ne giovanile socialista, troviamo sempre quell'ossessione di purezza, quell'accento così marcatamente giacobino-robespierriano, com'è stato felicemente defin.ito da Spriana, che probabilmente non rispondeva soltanto al temperamento dell'uomo, ma era anche dovuto ad una naturale reazione all'ambiente del socialismo napoletano, anche allora pro·penso al tra·sformismo e alla co-rruzione clientelare. Elevare attorno al partito· proletario un muro di precetti morali, di regole ,d'azione che lo preservino e immunizzino da influenze, oscillazioni, dubbi, tradimenti: questa la più tipica e la più costante preoccupazione del pensiero e dell'azione di Amadeo, Bordiga. Preoccupazione che lo· assilla ancor oggi e direi che lo assilla no11 solo e non più per difendere il movime11to proletario, ma per difendere se stesso, la pro1 pria esperienza politica, la propria formazione culturale: per arroccarsi •definitivamente in quella fortezza di dogmatismo e di catechismo, che è sempre stata inattaccabile tanto dallo idealismo crociano quanto da tutto quel revisionismo che suonava reazione ai vecchi postulati positivistici, ai quali egli si dimostra ancora ten.acemente attaccato. {< In fondo », scrive Bordiga in un suo libro del '64, Storia della sinistra comunista: « il nostro movimento studia da quasi un secolo e mezzo il procesiso storico del mondo capitalistico, e noi sp1 ingiamo il nostro candore fino a dichiarare che in 247 Bibliotecaginobianco
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