Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

Vincenzo Litta u11a palese condiz:one di inferiorità nei confronti di un avversario finanziariamente potente, e quindi in grado -di affrontare meglio· le lungaggini delle cause civili. Senza dire che l'azienda telefonica privata dispo11e di un elemento di pressione tutt'altro che t1~ascurabile, rap·presentato dalla minaccia di sospendere il servizio. Se invece la co1 ntroversia avesse luogo tra l'utente e un Ente di Stato, essa si tradurrebbe in un reclamo am1ninistrativo. E anche se i reclami amministrativi hanno un iter altrettanto lungo 1 e tedio,so delle cause giudiziarie, purtuttavia eis,si no,n i1npongono agli t1tenti gravosi sacrifici finanziari. Prendiamo un caso che si verifica molto spesso·: le co.ntro1versie relative alla contabilizzazione delle conversazioni. Per quanto riguarda le schede relative a conversazioni interurbane svolte tramite cen·tralino, all'atto della riichiesta viene compilata una scheda perfo,rata nella quale sono, registrati il numero del chiamante e quello, chia1nato, la durata e l'ora della conversazio•ne; e l'abbonato puo chiedere che alla fine della conversazione gli venga co1nunicato il numero delle unità effettuate. E siccome l'abbonato può cl1iedere sempre una copia in duplicato ,di tutte le scl1ede relative a conversazioni interurlJane da lui fatte nel corso del trimestre, c'e poca pos,sibilita di eqL1ivoci e disguidi generatori di co·ntro,versie, giacché è chiaro cl1e quando a1nbedue le parti hanno la po'Ssibi1Lità di un controllo, i motivi di contestazione si ri,ducono 1 • Ma nel caso degli scatti del contatore, sia per le telefonate urbane che per quelle in teleselezione, il controllo n1on è reciproco, e l'abbonato nella maggior parte dei casi resta perplesso e diffidente di fronte alle cifre segnate sulla bolletta: tanto pit1 che qualche volta difetti tecnici nelle apparecchiature preposte alla co11tabilizzazio11e degli impulsi di tassazione hanno, provocato tassazioni erronee. Per ovviare all'i11co,nveniente, basterebbe installare in ogni casa, su richiesta dell'utente, il « teletaxe » ( contato 1 re degli impulsi telefonici di tassazione): se ne è discusso ancl1e in Parlamento. In fondo, si tratta di un sistema in uso per tutti gli altri servizi primari a domicilio: acqua, luce, gas. A questa soluzione la SIP oppone motivi di natura tecnica: occorrerebbero difatti so1m111e levate, sia per predisporre le appareccl1iature, sia per adibire al teletaxe, in ogni centrale, il perso·nale necessario. Ora, le obiezion,i della SIP so·no fo1 ndate: ma torniamo così agli inconvenienti cl1e derivano, per gli utenti, ,da una gestione privata. Nel caso di un Ente statale, l'interesse generale farebbe passare in secop.do piano le questioni di spesa; mentre una società privata è molto meno se·nsibile al pur legittimo desiderio del pubblico di controllare un servizio per il quale, del resto, il pubblico stesso• paga. 236 Bibiiotecaginobianco

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