Vincenzo Litta D'altro canto, analizzan,do la situazione telefonica precedente agli accordi del 1968, si nota agevolmente co1 me essa presentasse punti di frizio1 ne ed e1'ementi contraddittori. Da una p'arte v'era la SIP, obbligata ad una situazio,ne di fo,rzato, ristagno i,n quanto aveva esaurito tutte le possibilità •di ulterio,re miglio,ramento dei servizi ad essa affidati: aveva infatti autoimatizzato, il 99% del traffico 1 di sua competenza e non aveva altri sbocchi p·er nuovi investi1nenti. Dall'altra parte c'era l'Azienda di Stato, con vastissime possibilità di sviluppo per quanto riguarda la telefonia a grande distanza, ma con una scarisa cap1 acità di espansio,ne per ragioni co,nnesse ap·punto ·al suo· carattere di organis·mo dotato di iniziativa limitata. S,i dava quindi il caso, di una società privata che do-- veva esp,letare quel servizio di o,rdinaria amministrazio,ne co,n,sistente p1er Io, più nella riscossione delle bo,llette - servizio più consono alla struttura di un Ente di Stato - mentre l'Ente 1di Stato do1 veva svolgere una politica di sviiluppo1 alla quale era p,oco adatto e per la quale aveva scarsa vocazione e capacità. Per inciso, vale la pena di rico1 rdare che nel 1925 il traffico su brevi distanze era stato assegnato alle società p,rivate appunto, perché a quei tempi il settore urbano e coim•partimentale ·era quello più dinam,ico e suscettibile dì svilup·po,. E poiché le società a struttura privatistica sono andate avanti con impegno e celerità, rr1entre lo Stato non si è dimostrato capace· di reggere lo stesso passo, si era determinata, alla fine del 1967, una situazione assurda: la SIP aveva esaurito il compito assegnato nel 1925 alle cinque società poi unificate sotto la sua ragio 1 ne social,e, e n·aturalmente oer~ cava di dilatarsi e di assorbire i co;mpiti dell'Azienda di Stato (che non appariva più i11grado di farvi fronte). T1a.nto più che i co,spicui p,rofitti che si prospettavano costituivano, uno spro,ne _a superare qualsiasi o,stacolo. E in effetti le richieste ,della SIP sono state esaudite. Qui, tuttavia, dobbia1no osservare l'altro verso della medaglia, e domandarci: considerato che la gestio 1ne ,di un serViizio pubblico non si esaurisce nello svilup 1 po tecnico del servizio stesso, ma i,mplica problemi di natura po1litica e social·e, il ruolo primario :niservato alla SIP nello sviluppo della telefonia italiana rappresenta la risposta più idonea che si poteva dare ·a tali pro,blemi? I problemi di un servizio di interesse collettivo. I problemi connessi con la gestione di un pubblico servizio la SIP li conosce ,da sempre. Ma quello che noi vogliamo sottolineare è che mentre precedentemente essa no1 n era l'unico organismo operante nel campo telefonico, in quanto, sebbene in limiti più ristretti, la p,resenza della ASST era purtuttavia rilevante, in coinseguenza degli accordi del 234 Bibiiotecaginobianco
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