Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

/ .. Il telefono in ,l talia tori telefo·nici. Facile co,rnprendere, dunque, quale imn1enso campo di sviluppo sia stato· riservato alla SIP. Quanto a1 ll'Azienda di Stato, la si è invece lasciata sulle posizio11i di partenza, facendole addirittura perdere una vo1ce non indifferente di entrate, quella corrisp·o1ndente al traffico misto non auto,matico che·, logicamente, andrà scomparendo quasi del tutto nel ,prossimo futuro. Ad ogni mo,do,, a p,rescindere dalla giustificazione più o meno valida per una operazione siffatta, e a p·rescindere dalle cause che han110 potuto ,generare il nuovo assetto•, bisogna dire che tale sistemazio,ne se non altro ha definito una volta ·per sempre le competenze dell'uno e dell'altro Ente e ha ,determinato co•n chiarezza quale è il campo di 01 perazione della ASST e quale quello della SIP. Si sono, così elimi 1 na.ti tutti gli impacci di natura rego1amentare e I legislativa che avevano· fino al 1968 impedito uno sviluppo rapido ed o,mogeneo di tutta la telefo 1nia. E già gli effetti si stanno facendo sentire, nel fervore ch,e anima sia la SIP che l'ASST e che po,rta continuamente a nuo,ve auto,matizzazio,ni teleselettive. Qua,si ogni settimana, infatti, si ha notizia dell'at-tivazio 1 ne di nuovi collegamenti in teleselezio·ne; continuando, co·n questo, rit 1 mo, è prevedibile cl1e si raggiungerà il traguardo dell'aut()ll11aitizzazione teleselettiva globale in tutto 1 il territorio nazio,nale anche prima delle scadenze prefissate per la fine del 1970. L'assetto, che è scaturito, da tali convenzioni no,n ha avuto, soltanto i mot,ivi tecnici spe·cifici precedentemente me11zionati. Vi so,no, altri motivi, che vanno ricercati 11ella differenza sostanziale fra quella che è la gestione diretta da parte dello Stato e quella che è la gestio,ne tramite u,n sistema privati5tico. Inerzia e dinamis1no. Fino, a quan,do si è trattato di gestire li11ee telefoniche a grande distanza svilupp·ate, sì, ma sempre entro limiti modesti, tale gestio,ne poteva essere demandata a,d un Ente statale. Allorché, invece, si è po1sta la necessità di dispo,rre ingenti investimenti in tempi ristretti, è stato giocoforza servirsi di u,n organismo più articolato e di,11amico: tanto più che la quesnione non era soJta,nto di sp·ese da predispo 1 rre, ma a1 l~ tresì di decisioni ,da p•rendere_ con rapidità, di direttive da p1 rogrammare per un complesso industriale molto, vasto. Un lavoro che, se si fosse dovuto svolgere co•n le procedure dell'amministrazione statale, aV1rebbe richiesto, senza esagerare, decine di an·ni. Viceversa, la SIP. ha fatto moltissimo, e lo ha fatto in b,reve tempo, per l'automatizzazio 1 ne delle reti del Mezzogiorno, nonostante la condizione 1di semi-abb·ando 1 no in cui tali reti versavano. 233 . Bibii~tecaginobianco

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