Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

' 1l « n1aggio » di Caserta e « Sopra la Marchesa » -, i11 contestazione fra demanio comunale e demanio statale, vi sono infine parti occupate, non sempre con un titolo valido, da privati. In una intervista ad un quotidiano napoìetano l'ex sindaco ha sostenuto di aver trovato all'i11izio del st10 mandato, nel 1956, 600 ettari di demanio comunale occupati abusivamente. Per circa 400 di essi si sarebbe ottenuta la reintegrazione del comune; il resto - ha ammesso Scalzone - risulta ancora oggi occupato abusivamente. Ora, quali sono queste parti? e le parti reintegrate so110 state oggetto di concessione a privati? Sono questioni complesse per le quali sarebbe auspicabile la massima chiarezza di tutte le parti in cat1sa. No11 pare, invece, sia così. Il 23 maggio il sottosegretario agli interni ha dichiarato alla Camera che non si è data esecuzione ad alct1ne sentenze del commissario agli ·usi Civici della Campania (risalenti al 1936 ed al 1945) con le quali si disponeva la restìtuzio11e al dema11io di uso civico del comune di Castel Volturno delle terre abusivamente occupate da privati; ma non ha illustrato i motivi della mancata esecuzione. Secondo una interrogazione successivamente rivolta al ministro dell'Agricoltura dagli onn. Raucci e Jacazzi, sembrerebbe inoltre che esista, per alcuni terre11i occupati da società bal11eari, un verbale di rilascio che costituirebbe un falso. Anche sui criteri di utilizzazione dei terreni di incontestata appartenenza al demanio comunale e soprattutto sui criteri seguiti per l'assegnazione delle concessioni sono state avanzate - ma, va detto, dopo i fatti di maggio - molte riserve, persino da parte democristiana, che naturalmente non investono soltanto la responsabilità degli amm1n1stratori comunali del paese. Certo, è sconcertante sentir affermare che una delibera di cessione di suolo ad agricoltori di Castel Volturno resta inevasa per sette anni, mentre rapida conclusione l1a u11a deli.bera della stessa specie, cl1e interessa però privati imprenditori; e quest'ultima, per di più, con prezzi irrisori rispetto a quelli determinati dagli uffici competenti per la prima. Su questi aspetti del problen1a l'intervista di Scalzane non fornisce troppi chiarjmenti, mentre è da registrare un intervento del dott. Angelo Peluso, commissario agli usi civici a Napoli, che - di fronte alle notizie diffuse dopo la rivolta, circa una possibile distribuzione delle terre demaniali fra gli abitanti di Castel \Tolturno - ha creduto di render noto, senza fornire informazioni sulla controversia in merito alla legittimità delle occupazioni, che le decisioni relative all'assegnazione di terre demaniali a singolo devono seguire u11 complesso iter, 221 -B.ibliotecaginobianco

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