La funzione dei con1prensori di utenti dei servizi, ma anche, e so1 prattutto, dello stato e della evoluzione delle vie e dei mezzi di comunicazione. Maximilien Sorre - nel suo Les fondan1ents de la géographie humaine - ha posto bene in luce l'impo,rtanza dei sistemi di traspo,rto e, prima ancora, delle « infrastr·utture naturali » dei sistemi di traspo,rto nell'ambito di un territojrio. I diversi tipi di legami tra la città e il suo circon·dario, infatti, sono, anche condizionati dalle possibilità naturali e tecniche di accesso: « i diversi mezzi di t,rasporto rappresentano gli strumenti più vari per l'instaurarsi della suprerr1azia di una città sulla . sua regione ». Pertanto nello studio del territorio e, quindi 11ella redazione di un piano p~r la sua 01rganizzazio1ne, occorre anche configurare un assetto « ottimo» del,le linee 1di comunicazione. Un assetto,, cioè, che abbia coerenza di siste1na e che sia corrispondente a quell'assetto del territorio che costituisce l'obiettivo del piano; obiettivo che, come abbiamo detto, consiste, essenzialmente, nella ripartizione del territorio in aree all'interno delle qual~ le funzio11i fondamentali della vita civile possano essere organizzate, ad un livello sufficientemente alto, in modo autonomo 13 • Interventi per l'organizzazione del territorio. La serie di elementi così forniti dai due stadi della ricerca pem1ette di delineare gli interventi necessari alla realizzazione di un assetto del territorio. Tali interventi riguarda110 esiSenzialmente: la distribuzione della po1 polazio,ne, i colle·gamenti e l'organizzazione globale delle attività e delle res.ide11ze. Circa le localizzazioni industriali, l'obiettivo è quello, di estendere il raggio di azio,ne· dei « fattori agglomerativi » tramite un migliore sistema di comunicazioni che renda accessibili territori più ampi. Tuttavia tale miglioramento amplierebbe il territorio « in forma assiale » mentre gli obiettivi di riequilibrio, territoriali che il piano dovrebbe pro1 porsi puntan·o sulla « v1talizzazione » di centri lungo gli assi. Biso,gna, dunqt1e, contemporaneamente rafforzare lungo gli as,si una serie di fatto 1 ri di localizzazione, magari creando, aree industriali attrezzate in prossimità dei centri presoelti, capaci di interrompere lo « sviluppo a fila.mento ». Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione abbiamo 1 visto che due fattori intervengono ·a n101dificarla: quelli che concemon.o le possibilità di lavo,ro e quelli che con·cernono· la realizzabilità di un modello di vita urbano. 13 Cfr. Unione Regionale delle Provincie Piemontesi, czt. 209 ·~ .iblio~ecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==