Roberto Sciacchitano tuali abusi in materia economica debba essere riservato all'autorrità giudiziaria, cioè alla sfera giuridica, non a quella politica. Il problema più grosso è però quello dell'entità del finanziamento·: qui occorre contemperare la libertà dei singoli p-artiti, compresa quella di ·propagandare le idee in maniera uguale :p·er tutti, affinché i gruppi di minoranza po1ssano aspirare a divenire maggioranza e quelli di maggioranza cercare di rimanere tali, con la ovvia necessità di far fro•nte con finanziamenti maggiori alle maggiori spese dei partiti più numerosi e di più largo seguito. Si dovreb,be in primo luogo stabilire che nessun partito può essere finanziato se no,n dimostra di avere un se-- gui to minimo, almeno locale, attraverso il riscontro elettorale; inoltre si dovrebbe stabilire, per i partiti aventi ·diritto al contributo, un livello minimo uguale per tutti, magari su base regionale per non escludere o no,n trattare sproporzionatamente le formazioni locali; infine dovrebbe essere attribuita una congrua maggiorazione di tale livello minimo in proporzione ai voti ottenuti. Il tutto dovrebbe essere stabilito con legge costituzio·nale. Ulteriori riforme normative potrebb·ero essere dettate dall'esperienza futura. Come criterio generale, tuttavia, accanto ai principi del riconoscimento. e del finanziamento•, dovrebbe essere assicurata la massima libertà dei p1artiti, rr1ediante la previsione del mino 1 r numero possibile di vi,ncoli e di norme regolatrici. 8. Tutto il disco,rso svo,lto fino ad ora è stato prevalentemente formale, nel senso che abbiamo enunciato dei suggerimenti di rifo,rme del Parlamento come· dei partiti, senza entrare nel merito della funziornalità politica del sistema oggi in atto. Il sistema della « partitocrazia » è stato· accusato di insensibilità per l'interesse generale dello Stato, cui verrebbe antepo,sto, quello individuale ,dei singo1 li ·p·artiti, a sua volta derivante dalla conciliazione dei vari interessi dei gruppi che co1 nfluisco 1 no, a volte da posizioni tra loro molto dist'anti, in ciascuno dei vari partiti operanti sul piano nazio,nale o locale. La politica dello Stato, si è detto-, verrebbe decisa in una serie di compromessi di vertice, condizionati malamente dalle potestà ostruzio1nistiche dei p·arlamentari. Il risultato 1 finale sarebb,e un sostanziale immobilismo, nuova edizione riveduta ,del governo di assemblea di un tempo, che permetterebb·e soltanto il prevalere degli interessi settoriali più minuti, singolarmente indifferenti agli altri interessi settoriali in gioco1 , con la conseguenza a lungo termin·e di una corporativizzazione dello Stato. In,dubbiamente gli interessi particolari hanno oggi una rilevante 132 Bibiiotecaginobianco
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