. ' Argonienti false nozioni che ad una giovane madre meridionale viene trasmesso od imposto· dagli anziani di casa, bagaglio che nasconde in realtà costumi di ordine igienico-sanitario decisamente superati e tradizio 1 ni alimentari ormai del tutto prive di conforto scientifico, ulteriormente aggravate dalla pubblicità di prodotti alimentari che, il più 1delle volte, non hanno nulla in comune co1 n le necessità biologicl1e del ban1bino. Ma fin quando non risulterà n1aturata una nuova coscienza igienico""sanitaria delle nostre popolazio,ni più depresse, spetta allo Stato ed alle Amministrazioni locali di intervenire con più solide strutture as1sistenziali, che co1 nsentano il trascorrere del tempo 11.ecessario a una più compiuta evoluzione civile, senza che si ripetano, annualmente, le livide cifre di tante p,iccole vittime. In altri termini, lo Stato e le Amministrazioni locali, preso, atto (attraverso gli indici di mortalità infantile in talune zone del p,aese) delle difficoltà oggettive che ostacolano il benessere dei nuovi nati, dovrebbero provvedere ai mezzi necessari ed urgenti, per ottenere se non il be11essere, almeno la so,pravvivenza delle popolazioni infantili; fermo restando l'obbligo di predisporre le misure capaci di modificare radicalmente il terreno psico-sociologico e culturale, fino a renderlo capace di agire spo1 nta11.eamente i11senso positivo, così co·me accade in altre·, più fortunate, zone della nazione alle quali il diverso sviluppo socio-economico ha apportato anche quel particolare vantaggio di sopravvive·nza. Ora, quale è stata la politica assistenziale dell'ONMI di fro1 nte alla grave situazio,ne in cui versa da decenni la nostra infanzia? In primo luogo, la Direzione Sanitaria Generale dell'Ente - a differenza di quanto accade nelle istituzioni analoghe delle altre nazioni civili - 11011ha mai voluto tener conto degli indici di mortalità infantile nella distribuzione dell'assi 1stenza; lo l1a esplicitamente dichiarato, in una lettera del 12 luglio 1967, in riferi111ento al nostro articolo Gli spartiac .. que dell'assistenza 1 il Direttore Sanitario Centrale: « Tale lavoro è per me molto interessante, in quanto ho in corso uno studio dettagliato dei rapporti cl1e intercorrono nelle singole province tra natalità, mortalità ed istituzioni », a1n-mettendo così cl1e, fino a quel momento,, da parte dei responsabili dell'Ente, non si era ravvisata la necessità di simili rillievi, che avrebbero 1 dovuto invece essere il punto di partenza •della organizzazione assistenziale. - Né si può dire che di quel nostro articolo, giudicato « interessante », il Diretto·re sanitario dell'ONMI abbia tenuto gran conto nella stesura di quello da lui pubblicato nel maggio 1968 su1 lla rivista « Maternità e Infanzia »; oltre a trascurare di citarci nella bibliografia (come · 1 A. DE ARCANGELIS, Gli spartiacque dell'assistenza, « Nord e Sud» N. 151, giugno 1967. 117 ~ Bibliotecaginobianco
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