Nord e Sud - anno XVI - n. 116-117 - ago.-set. 1969

.. Argomenti merit,re l'Austria, pur es.se11do partita da un indice più elevato, ha ottenuto risultati molto migliori dei nostri, portando• l'indice, nello· stesso periodo, da 66 a 28 1norti nel prin10 anno• di vita, su mille nati; e questo òenché il reddito medio per abitante non sia molto diverso da quello italiano·. Ciò dimostra che in Austria esiste un notevole grado di socialità ed insieme testimo 1 nia l'inspiegabile - apparentemente ins·piegabile - grado di povertà sociale del nostro paese. Perché, su circa un milio1 ne di nati vivi, da noi muoiono ancora ogni a·nno cinquemila bambini in più di quanto ne 1 morrebbero se l'infanzia italiana godesse dei presuppo·sti sociali alla vita, non diciamo dei paesi scandinavi, ma della vicina i\ustria? Biso,gna rico,rdare che l'analisi del problema a livello, regionale po,rta a conclusio·ni singoiari. Diverso è l'indice di mortalità del p1 rimo anno di vita a nord e a sud del Garigliano: a nord esso o,scilla fra un livello minimo, nel 1966, di 23,4 nel Veneto ed un livello massimo di 32,6 in Umbria - valori vicini o addirittura miglio,ri di quelli austriaci -, ed a su1 d fra un livello minimo, di 33,9, registrato nel Molise, ed uno mas• simo di 52,3 ir1 Campania. È estremamente significativo· il fatto che il valore n1inimo meTidionale, di 33,9 del Molise, è più elevato di quello massimo registrato nel Centro-Nord, in Umbria (32,6); co·me è -sintomatico il fatto che i diversi co1nportamenti fra i territori italia.ni del Centro-Nord e del Sud si ripetono costantemente nei rilievi statistici ufficiali, anno per anno. Ci sembra ancora il caso di aggiungere che al primato negativo della Campania fra le regioni italiane corrisponde un analo,go p1 rimato negativo di Napo,Ii fra le grandi città: nel 1967 il tasso 1 di mo,rtalità nel primo anno di vita ha raggiunto a Napoli il valore sbalorditivo di 71 mo1rti per o,gni mille nati, superiore al dop·pio di quello, medio nazionale. Se questo, valo1 re venisse co·nsiderato isolata1nente dagli esperti di mortalità infantile della Organizzazione Mondiale di Sanità, la città sarebbe esclusa dall'Europa ed inclusa nel gruppo dei territori che comprende, fra l'altro, la Giamaica e le Isole Barbados. È ovvio, che fino· a quando, in talune regioni e città italiane si avranno indici di mortalità infantile così elevati, essi condizioneranno gravemente il miglioramento dei valori nazio·nali complessivi. Per cercare di trovare una spiegazione al triste feno·meno e per confutare insieme le asserzioni dei responsabili, è bene sgombrare subito il disco·rso da ipoitesi info,ndate. In primo, luo1 go, non c'è dubbio che i più elevatì indici non sono dovuti a cause fo1 rtuite, po,iché i valori statistici si esprimono ugualmente da oltre un decennio 1 , nel corso del quale il fenomeno del divario regio115 - Bibliot~caginobianco

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