Nord e Sud - anno XVI - n. 115 - luglio 1969

Angerio Filangieri l MOTIVI DELLA CRISI. 1. L'economia di mercato. - La cns1 1n atto nella nostra collina ha variie radici. Le principali sono, tuttavia, riconducibili a tre: la antieconomicità degli ordinamenti produttivi agricoli esistenti; gli ostacoli frapposti dalla morfologia del suolo alla formazione di un a rete efficiente di comunicazioni fra tutti i punti del territorio; la pol arizzazione dello sviluppo economico all',esterno, attorno ai preesistenti nuclei della pianura. La antieconomicità degli ordinanien.ti agricoli collinari si è progressivamente manifestata, come tutti sanno, a partire dall'ult imo dopoguerra. La caduta delle protezioni doganali e particolarn1ente di quelle sul grano, l'abrogazione della legge sulle migrazioni interne ed il simultaneo offrirsi di possibilità di lavoro nell'industria, il mu tato saggio di scambio fra i prezzi dei prodotti (comportato dalla bonif ica, daU'irrigazione e dalla m-eccanizzazione di vaste superfici di pian ura), l'evoluzione dei trasporti e delle tecniche di conservazione dei pr odotti agricoli hanno portato in ogni remoto villaggio di collina i prodo tti di altre regioni concorrenziali, italiane ed estere, ed hanno reso marginali in pochi anni degli ordinamenti che precedentemente avevano potuto tranquillamente coesiste:rie con quelli di regioni agricole ricche, an che vicine. L'altro fattore è dato dal sistema delle comunicazioni; ogni territorio in via di sviluppo -richiede la presenza di una struttura di comunicazioni che - almeno in teoria - siano radianti -da ogni p unto verso tutte le di:riezioni e consentano quindi lo stabiliirsi di facili rap porti nello scambio delle merci o nella utenza di servizi comuni a più attività. La collina appenninica non offrie nulla di ciò : le profonde in cisioni vallive, l'instabilità delle formazioni geologiche eoceniche e plioceniche, resa più grave dagli eccessi climatici, rendono difficile anche alla tecnica. attuale di gettare su queste regioni un reticolo s tradale efficiente che non comporti elevati costi di trasporto in termin i di spesa o in termini di « tempi di percorrenza». L'impervietà della nostra collina ha, però, anche una più remota causa storica nella posizione arroccata di tanti oentri abitati e nel fatto che la rete stradale costruita nell'ultimo secolo ha ricalcat o fino ad epoca recentissfrna i tiracciati della antica viabilità naturale , viabilità che per evitare il costoso attraversamento dei fiumi e dei torrenti e per tenersi lontana dal contagio palustre dei fondovalle era cos tretta a seguire i più erti e spesso più lunghi percorsi di cresta. 2. La polarizzazion.e dello sviluppo territoriale. - A -queste due 76 BibliotecaGino Bianco

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