. ' I partiti a Battipaglia gli equilibrii preesistenti - richiede un personale politico più dotato di quello chiamato ad operare in una realtà statica. L'esame delle vicende amministrative del Comune di Battapaglia può fornire qualche elemento di valutazione al riguar:do. Neg1i anni dell'im-mediato dopoguerra, Battipaglia espresse una maggioranza frontista che resistette anche alle elezioni del febbraio 1952, avvalendosi del decisivo apporto dell'ex-qualunquista Lorenzo Rago, un possidente eletto nella lista socialista con ben 1633 prefe~enze su ,2400 voti di lista. Rago amministrò il Comul)e per circa un anno-; ·pqi, miste- , riosamenitie, scomparve nel gennaio 1953 : né si è mai potuto accertare s-e all'origine deH'episodio vi furono motivi politici o privati. ·., Nelle elezioni successive il PSI dimezza i voti e conqaista ~olo 4 seggi; il PCI: 6; la DC: 9; 11 le destre. Sindaco è eletto il rag. Antonio De Vita, democristiano, espressione degli ambienti industriali della città. Sono gli anni della Timonta della destra nel M,ezzogiorno: la De1nocrazia Criistiana di Salerno ha il suo esponente più rappresentativo nell'on. Carmine De Martino, «vespista» acceso. De Vita non ha problemi nel comporre una giunta con monarchici e MSI, giunta che resta.,in carica 4 anni: proprio cioè durante l'avvio del grande flusso di trasferimento di popolazione nella piana del Sele (i residenti nella zona, in sette anni, nel 1958, giungono ad una cifra superiore del 37% a quelli del novembre 1951) 1 • In questo periodo al progresso agricolo della piana si accompagna lo sviluppo edilizio dti Battipaglia: si tratta di un proces,so vitale, ma di cui è evidente la scarsa organicità, in rapporto al quadro generale in cui si viene a collocare. Né il comportam:ento delle forze politiche locali contribuisce ad attenuare questi squilibri. Al contrario, al centrodestra proteso alla conquista di un elettorato nuovo e disorientato, il I>;artito Comunista contrappone - come usa soprattutto nel Mezzogiorno - una politica di agitazione e di rivendicazione per settori, fortemente demagogica e spesso agevolata dalle carenze di iniziativa dei governi « pendolari » del periodo post-degasperiano. E proprio presso Batti paglia, ad Eboli, si svolge un « raduno » di tabacchine (ottobre 1954) che costituisce una tipica manifestazione di questa politica del PCI 2 • A livello amministrativo, comunque, la DC si avvantaggia considerevolmente: nell'ottobre 1958 conquista alle elezioni comun,ali oltre 1 Per questi daiti: G. GALAsso, Migrazioni e insediamenti nell'Italia Meridionale, · pagg. 102 e seguenti. Sta in: Problemi demografici e questione meridionale, Napoli 1959. 2 V. DE CAPRARIIS, Tabacchine a -convegno. Sta in: « Nord e Sud», Anno I, n. 1. 97 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==