Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

Argornenti area per la formazione del reddito globale, per la sL1a ripartizione fra i gruppi sociali, per la conservazione delle risorse naturali. Il privilegio di fornire questi criteri e queste direttive dof\lrebbe essere gelosamente salvaguardato dagli o,rgani regio 1 nali di programmazione, in mo1 do da conservare alla Regione il controllo della politica di sviluppo dell'agricoltura e la garanzia che questo sviluppo sia coerente con gli indirizzi che la Regione stessa si sarà posti. Il. Gli estensori della proposta di risoluzione del Comitato per la programmazione della Campania, oltre ad invitare Enti di Sviluppo e Ministero a provvedere rapidamente all'elaborazione dei piani zonali, formulano i criteri da applicare nella elaborazione dei piani stessi. La Cam.pania viene divisa in 38 zone 01 mogenee, che a loro, volta sono raggruppate in 3 realtà economiche, cioè 3 grandi zone, chiamate rispettivamente « di principale importanza agricola, di agricoltura tradizionale, e zone particolarmente depresse » 1 . Le aree omogenee sono state identificate dal Comitato in base a criteri di omogeneità sop,rattutto agronomica. La risoluzione p·assa quindi ad esporre quelli che, a giudizio del Comitato, sono i più importanti proble,mi ,da risolvere per assicurare un equilibrato sviluppo dell'agricoltura: la ristrutturazione, nelle varie zone, degli impieghi di lavoro, delle aziende agricole e dell'agricoltura. Per quanto riguarda la razionalizzazione degli impieghi di lavoro, si auspica genericamente per quasi tutte le zone della regione l'adozione di nuove tecniche p1 roduttive, che comportino un alto tasso di meccanizzazio 1 ne e permettano quindi di mantenere o migliorare le rese attuali con un sostanziale risparmio di mano d'opera. Circa il secondo pu,nto, per alcune zoine - particolarmente le orticole intensive di vecchia tradizione - con•statato che la strutturazione aziendale e il tipo1 di ordinamenti praticati non p-ermettono una generale diffus,ione della meccanizzazio1ne, viene auspicata l'adozione di colture pregiate che, attraverso al.te rese unitarie ed alti prezzi, consentano la remunerrazione dell'abbondante quantità di lavoro necessaria a produrle. Per quanto infine riguarda la ristrutturazione delle imprese, si formulano criteri in base t Le aree comprese tra quelle di 1particolare importanza agricola (zona A) sono: B. V. Garigliano, B. V. Volturno, Piano camp. frutt., Ortoflorofrutt. ves., Frutticola ves., Nocer-sarn. pomp., Piana del Sele, P. camp. e acerr. nol., Sansev. e Montoro, Piana del Sele, B. V. Volturno, Media V. Volturno, Riardo-Pietramelara, P. di Amorosi, P. di Caiazzo, Valle Caudina, Valle di Baiano, Alento, Vallo di Diano; quelle di agricoltura tradizionale (zona B) sono: Centr. di Avellino, Alto Sannio, Partenio, Taburno, Matese, Collinare di Sessa, Teano, Collinare di Arienzo, Cavese e Costiera Amalfitana, Medio Tusciano e Picentino, Alto Tusciano, Tanagro, Pen. Sorrentina, Flegrea-Isole, Roccarainola; quelle particolarmente depresse (zona C) sono: Alta Irpinia e Baronia, Mont. di Bn., Alburni, Alto Sele, Cilento. 79 Bibliotecaginobianco

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