Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

Nino Novacco che potrà o meno co,stituire, a seco1 nda delle modalità con cui si svolgerà nei prossimi ai11ni, un elemento• di più equilibrata gestione delle risorse del paese, e, allo1 stesso, tempo, un importantissimo fattore di più razio,nale utilizzazio,ne delle strutture int:erne delle aree oggi economicamente più avanzate. L'esperienza di questi ultimi anni, di quelli del boom no,n meno che di quelli della « congiuntura » e della nuova fase esp,ansiva, ha dimostrato, a sufficienza come la questione delila localizzazione di un impianto non riguardi solo la comunità nazionale, preoccupata d'un migliore equilibrio fra Nord e Sud, ma anche le comunità locali, che da un insediamento produttivo possono vedere aggravati i pro,pri p,ressanti pro·blemi; siano esse oomunità sviluppate o depresse, si chiamino, esse Milano o Catanzaro, Lombardia o Calabria. Via via che un'area p,rogredisce nel suo sviluppo, si po,ne l'esigenza di no1 n compromettere alcuna delle risorse di cui l'area stessa dispo 1 ne in atto o, in potenza, siano esse agricole o minerarie, turistiche o industriali: ed i p·roblemi che già ieri esistevano, o, meglio,, erano, percepiti chiaramente nel triangolo industriale, sono oggi percepiti anche nell'area napoletana o nel triangolo pugliese. D'altra parte tali problemi non so.no rilevanti solo sotto il profilo amministrativo• - e cioè per i vincoli, permessi e divieti provenienti dall'autorità pubblica e all'impresa indirizzati -, ma anche p-er quanto concerne la vita produttiva, presente e futura, di quest'ultima. È sufficiente avere una esperie·nza anche solo generica di vita delle aziende per co1 noscere l'amp,ia casistica di difficoltà e pro,blemi, talora insolubili, in cui si può incappare allorquando si localizzi un impianto prescindendo da un'ap,profondita analisi di tutte le questioni che concorrono a determinare u,na ubicazio1ne ottimale: si tratta dei ·problemi ben n'oti delle stro,zzature nei trasporti esten1i, della impossibilità di ampliamenti, della scarsezza di mano 1 dopera, dell'insufficienza di acqua e di fonti d'energia, e più in generale di tutte le o,nerose difficoltà connesse alla « congestione ». Mentre una larga p,ubblicistica è ormai diffu.sa intorno agli aspetti territoriali di una politica industriale, non esiste un'analoga conoscenza di tutte le implicaziè)ni settoriali di una tale politica - e anco,r meno di tutte le connes,sioni tra le due co,mponenti -; ep,pure è ad una efficiente po,litica industriale che è affidato un grado crescente di adeguatezza al modello rap,presentato dal sistema produttivo dei pa·esi ad alto tasso d'ind11strializzazio-ne, specie da quello che si viene configurando all'interno della Co1 munità Economica Europea. ·Ovviamente non si tratta d'una trasposizione meccanica di tale modello nella nostra situazione, ma di un adatta1nento che tenga conto delle nostre esigenze e po,ssibilità e che, però, ci conse,nta di raggiun110 Bibiiotec~ginobianco

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