Nord e Sud - anno XV - n. 98 - febbraio 1968

I L'Europa e le sue « porte d'oro» da sconvo 1 lgere le politiche finora seguite dai singoli Stati in materia di trasporti, bensì - ripetiamo - solo d'un « avvio » ad una politic·a comune. Un passo avanti limitato, dunque; ma sempre un passo avanti. Ed è importante, sul piano formale, che quella dei ministri sia stata una « decisione» e non una semplice « risoluzione »; così com'è importante che queste prime disposizio,ni d'organizzazione del mercato comunitario· dei traspo 1 rti siano sostanzialmente coerenti al disegno generale venuto faticosamente delineandosi negli anni scorsi e che, per la loro adozione, sia stato· fissato un termine di soli sei mesi. Ma è a questo punto, a proposito cioè delle scadenze, che valgono tutt~ le cautele e i dubbi che, con ·pessimismo purtroppo doveroso, si avanzavano all'inizio, sulla scorta dei primi commenti alla situazione determinatasi in sede comunitaria dopo la riunione del 20 dicembre. La definizione delle ~isure in materia di trasporti ora indicate esige delle trattative tecniche, il cui andamento difficilmente potrà non risentire çlel clima politico· che s'è creato nella CEE. Anche i primi passi, tanto lung·amente attesi, in m,ateria di trasporti subiranno· così nuovi ritardi. E ciò significa che verranno ulteriormente rimandati a tempi imprecisati gli altri problemi di trasporto che erano stati finora esclusi dalle riunioni dedicate a questo settore: le possibilità, cioè, di iniziative e di regolamentazione co·mune della navigazione interna, della navigazione marittima e aerea e degli oleo·dotti. · 3. A Strasburgo, e non a Bruxelles, s'è invece registrato il secondo dei fatti nuovi cui ci riferivamo all'inizio. In no-vembre, la Commissionetrasporti del Parlamento euro•peq ha approvato una risoluzione « sulla politica comune dei trasporti portuali », basata sul presupposto,, giustissimo, che tale politica sia una c~mponente essenziale della politic·a comune dei trasporti e « debba essere, pertanto, elaborata fin d'ora, senz'altri indugi, perché qualsiasi misura di politica generale applicata ai trasporti ferro,viari, idroviari e stradali può avere s·ensibili ripercussioni sulla concorrenza tra i porti marittimi». Il documento della Commissio!ne e la relazione sulla scorta della quale esso è stato- stilato, precisano subito di avere come ogg~tto l' « economia dei trasporti portuali», e non l'« economia dei porti m·arittimi >~ 5 • Il fulcro dell'attenzione è il rapporto, cioè, tra i porti e le ferrovié, . la navigazione fluviale e gli oleodotti, piuttosto. che tra i porti e la . s Parlamento Europeo, « Relazione interlocutoria sulla politica come dei trasporti portuali», documento 140, 24 novembre 1967. 29 B.iblio· ecaginobianco

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