Massimo Annesi cente evoluzione economica ìnsegna che non si può prescindere dal carattere imprenditoriale degli interventi infrastrutturali. Attraverso- l'unificazione dell'intervento per le grandi realizzazioni infrastrutturali di sistemazione del territorio in un ente funzionale, operante a livello nazionale, sarebbe possibile una manovra unitaria della politica delle infrastrutture, con la preclusione di ogni confusione tra intervento straordinario ed intervento ordinario: manovra unitaria che implicherebbe l'unificazione, a livello governativo, delle competenze per la programmazione, l'indirizzo, la vigilanza dell'attività di intervento infrastrutturale, con la conseguente so·ppressione della figura del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno e l'attribuzione dei poteri di indirizzo e di vigilanza al Ministro per i Lavori pubblici, quale \( autorità » di governo per la politica di assetto territoriale, ferma restando la necessità di decisione, al livello di programmazione di settore, affidato al CIPE. Quanto alla politica di incentivazione, partendo dalla premessa del « fallimento » del sistema attuale, fondato sulla « Cassa » quale ente erogatore di contributi in conto interessi e quale ente finanziatore di primo grado degli istituti di credito mobiliare e degli istituti specializzati con competenza territoriale, Manin Carabba .perviene alla conclusione della « istituzionale inattitudine dell'intero sistema posto in essere ad adem- · piere ad una funzione di effettivo condizionamento delle s·celte di localizzazione delle imprese ». Donde la necessità di affidare agli organi del Piano la possibilità di una manovra unitaria delle risorse finanziarie pubbliche per una efficace « contrattazione » delle scelte di intervento della grande impresa privata, attraverso il « Fondo di sviluppo economico e sociale » come fondo speciale costituito presso un grande istituto di credito mobiliare operante a livello nazionale, e cioè presso l'IMI, la cui gestione dovrebbe esser affidata ad un Comitato « che potrebbe coincidere con alcuni Ministri del CIPE (quelli finanziari e i più importanti Ministri econ.omici) e con alcuni altri burocrati della economia pubblica (Segretario della programmazione, Governatore della Banca d'Italia) ». 5. Le idee centrali della concezione di Carabba - caratterizzate dal· riferimento, quasi ossessivo, alle esigenze di unitarietà, e da una fiducia assoluta nell'operatività delle strutture di programmazione - hanno avuto l'autorevole avallo dell'on. Giolitti e dell'on. Mancini. L'on. Giolitti, sia pure con molta cautela, ha sottolineato in più occasioni l'opportunità di porre il problema dell'assorbimento nel CIPE del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, proprio· per attribuire « alla respo·nsabilità primaria del governo nella direzione della politica 10 Biblio ecaginobianco
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