Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

Michele Benson tura, della scienza, della politica, di quanto di vivo si agita nel paese ( « ciò che - a·g·giungeva il gio,rnale - avre·b,be costituito una forza d'urto capace di travolgere qualsiasi resistenza » ). « Siamo qui in pre·senza - scriveva l'organo· repubblicano il 15 ottobre, pren-dendo posizione in particolare sul progetto attribuito a Bernabei - di un ,provvedimento napoleonico, nella im1 postazione, nelle implicazioni, nelle conseguenze psicolo·giche, nel costo. Dice a quale limite intollerabile è arrivata la situazione· della Rai il fatto che esso sia stato concepito .e redatto, in privato, dal direttore generale, senza intese cori altri organi, senza dibattito interno nell'azienda, senza preventivo esa·me dei termini generali dei proble·mi da ·parte del Comitato direttivo, senza direttive ·da parfe sua, senza intese con l'amministratore delegato, senza considerazione dell'interesse generale del paese al mantenimento dell'equilibrio politico-culturale entro la Rai e all'alleggerimento della situazione amministrativa e finanziaria ·dell'azienda, che sta diventando sempre più pesante. Incre•dibile è che ci possa essere stato in un primo momento l'avallo a questo piano .funesto da parte di una componente politica importante della vita del paese e della Rai~ quella socialista. E assurdo diviene che la battaglia contro lo sconvolgimento della vita della Rai ·possa tend-enziosamente. essere classificata sotto etichette diverse da quelle che dovre·bb·ero lealmente essere_ ·poste: una battaglia p-er l'autonomia, la libertà, la correttezza amministrativa e finanziaria della ra·diotelevisione italiana ». È naturale che, così posto, il problema si solleva dai limiti di un sistema di lotte e sopraffazioni intestine, a un livello di problema compiuta 1 m.ente politico, eh.e im.plica le responsabilità in primo luogo dei partiti cui è ·demandata la .formazione del nuovo governo. Per essi, allo stato cui sono giunte le cose, si tratta di una necessità, prima ancora che di un dovere. Non sembra più possibile assistere al distacco tra ciò che la Rai è - in termini di metodi e di orientamenti ·di fondo - e ciò che una certa ·pressione di nuove realtà vuole che sia. E questo appare - indipen·dentemente dalle conseguenze che ne deriveranno ai vari -livelli di responsabilità - il senso ultimo del clamorè destato dal nuovo sconvolgimento della Rai: la cons·a,pevolezza che i pro.fon.di mutamenti sociali de·gli anni '60 non possono pa1ssare senza conseguenze per un servizio pubblico così -essenziale. MICHELE BENSON 26 Bibiiotecaginob·ianco

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