Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

Enzo Vellecco me pare· che questa risposta i so,cialisti l'abbiano già data qualche anno fa, quando hanno· dovuto assumersi le loro respo-nsabilità durante l'avversa congiuntura e,conomica. Non abbiamo· temuto, in quella occasion-e, i pe·ricoli dell'impo·polarità, :i quali, per un partito di massa com'è il nostro·, son b-en più ip,esanti eh.e pe·r un partito di scarso peso numerico. La situazione è o·ggi_,pe·r fortuna, diversa da quella di allora. Non mi pare che l'Italia abbia bisogno di una soffocante austerity che rischierebbe anch-e di alterare il suo svilup•po. Ab-biamo bisogno soltanto -d'impiegare bene le nostre risorse, senza dispersioni, sprechi, i11iziative anti-econo·miche. A qu-esto serve la programmazione». Da questa ,dichiarazio 1 ne sembra e·mergere· t1na piena consapevolezza del pro·blema, ma anche, se vo1gliamo, la convinzione di doverlo affrontare e risolvere in materia implicita -e, starei per dire, tacita. È forse la posizione che molti, anche senza avere il coraggio di ·dirlo ape·rtamente, hanno -di fatto assunto. Ma questa posizione, se è in un e-erto· senso la più facile, è anche la più pe·ricolosa e, fo·rse, alla lunga, la m-eno efficace. L'·esame di qualche caso concreto potrà apparire più conveniente. In un articolo apparso ne « Il Mulino » del marzo scorso a firma di Giuliano Mazza, nel quale si commentava una lunga vertenza sin-dacale •da po·co -co-nclusa, do-po av-e·r lamentato che le organizzazioni dei dirigenti alla vigilia di ogni lotta sbandierano sulla stampa di non avere alcuna riven-dicazione da fare alle aziende, mentre a risultato acquisito godono gli aumenti ,percentualmente maggiori, si affermava: « n,ella dialettica delle· contrattazioni si è avuta l'impressio-ne ch·e alle spalle ·delle· aziende vi fosse la pres•- sione del governo· per -cercare ,di limitare le richieste in vista delle esigenze della programmazione. Si sare·bbe dovuto fare un discorso sincero ad una catego·ria responsabile ,ed evoluta come qu-ella dei bancari. Si sarebbe dovuto indicare chiaramente e senza reticenze il prezzo da pagare p•er la programmazione e non tenere· in agita-- zion-e per un inte·ro· anno un settore così delicato per la vita della nazione. La programmazione e il p·rogresso e-conomico e pro,duttivo si otterranno responsa·bilizzando i lavo·ratori e non tenendoli all'oscuro ,dei co·mplessi pro,blemi dei quali verranno investiti, altrimenti una così lodevole iniziativa della parte più sensibile e responsabile della classe politica al governo sarà in,evitabilmente destinata al fallimento ». La considerazio11e di questo caso, che vuole essere solo un esempio, consente di constatare tutta la debolezza intrinseca e an12 Bibiiotecaginobianco

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