Nord e Sud - anno XV - n. 105 - settembre 1968

Argo111enti indicate si debba dare per se1npre l'ostracismo. Ma mi sembra abbastanza evidente che, almeno sino al momento in cui non si potranno destinare alle agevolazioni finanziarie turistiche risorse sufficienti per accontentare tutte le aspirazioni e richieste, si impone l'esigenza di seguire rigorosamente il criterio di finanziare con assoluta priorità grandi iniziative in località relativamente o totalmente nuove del Mez- . zogiorno. Anche recenti esperienze di contatti con operatori turistici a livello internazionale, interessati ad esaminare le prospettive di nuovi insediamenti del Mezzogiorno, hanno portato a constatare: - che, almeno per i prossimi anni, le prospettive di un turismo nel Mezzogiorno, numericamente rilevante e quindi suscettibile di contribuire sostanzialmente allo sviluppo economico-sociale di intere regiojni (la Calabria, forse, al primo posto, per le maggiori difficoltà di industrializzazione e per la evide11te vocazione turistica; 1na le zone interessa11ti e nuove sono evidentemente molte altre) sono concentrate nel settore dei voli charter e in.elusive tours, forse ancor più che nel turismo automobilistico su cui tanto si punta oggi. Solo con l'aereo si annullano, o quasi, le maggiori distanze del Mezzogiorno rispetto al1'1 talia centro-settentrionale, dai centri di oTigine del più importante movimento turistico. Con questo, incidentalmente, non si vuole affatto negare l'estrema importanza, anche turistica, della realizzazione di opere come il completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, o la Strada dei due mari, o la Messina-Catania, tanto per fare solo alcu11i esempi macroscopici. Voglio solo dire che, per quanto riguarda il turismo straniero - che è quello che più importa ai fini valutari e del reddito, almeno per alcuni anni - una parte proporzionalmente decrescente si spingerà, con mezzi automobilistici propri, o avvalendosi della rete ferroviaria, sino alle zone meridionali che più ci interessa sviluppare. Si usufruirà, invece, in misura sempre più rilevante del mezzo aereo, per cui la realizzazione dei nuovi aeroporti previsti e il miglioramento delle attrezzature di quelli già operanti per renderli accessibili a velivoli più veloci e di maggiori dimensioni sembra do·ver avere una priorità non ancora forse valutata appieno dagli organi competenti. In questo quadro sembra, ormai, confermato dall'esperienza che il territorio turisticamente utilizzabile ai fini del convogliamento. della suddetta massa di turisti è quello raggiungibile, grosso modo, in non molto più di un'ora di tragitto automobilistico (autopullman). Incidentalmente non risulta sinora che, alm_eno ai fini della politica di sviluppo del turismo meridionale, siano state effettuate accurate rilevazioni per constatare se tutto il territorio del Mezzogiorno, o almeno 89 s·ibliotecaGino Bianco

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