Nord e Sud - anno XV - n. 105 - settembre 1968

Giornale a 11iù voci dolce ad un prezzo inferiore alle cento lire per 1netro cubo (50-60 lire) e, quindi, econom1icamente conveniente. Ma, intanto cl1e procedono gli sforzi per ricavare acqua dolce da] mare, vi è un problema più urgente da risolvere: quello della più razionale 11ti]izzazione delle risorse esistenti e della loro salvaguardia dall'inquiinarnento. Il p·rob,lema è abb·astanza sentito: già tre anni fa l'UNES,CO si fece promotrice del lancio di un « decennjo idrologico» per l'effettuqzione d,i ricerche volte a stabilire quali siano effettivam·ente le risorse idriche utilizzabili e quali le ·soluzioni per una loro più razio,nale utilizzazione e per un aumento del loro volume. Successivamente, il 6 1naggio, scorso, è stata promulgata, a S,trasb,urgo, la « Carta europea dell'acqua », che presenta dòdici principi così sintetizzabil,i: 1) l'acqua è un bene indispensabile a tutte le attività Limane; 2) le disponibilità di acqua dolce non so·no inesauribili; 3) alterare la qual,ità dell'acqua significa nuocere alla vita dell'uomo e degli altri esseri viventi; 4) la qualità dell'acqua deve essere tale da soddisfare le esigenze delle ut,ilizzazioni previste; 5) qua11do l'acqt1a, dopo essere stata utilizzata, viene restituita al suo ambiente naturale, essa non deve compromettere i possibili ulteriori u i, tar pubblici che privati; 6) la conserva21ione di una copertura vegetale ap1 ,<.)priata, di preferenza forestale, è essenziale per la conservazione delle risorse idriche; 7) le risorse idriche devono formare oggetto cli 1m piano stab.ilito dalle autorità competenti; 9) la salvaguardia dell'acqua implica uno sforzo j1nportante di rricerca scientifica, di formazione di specialisti e di informazione ·pubblica; 10) l'acqua è un patrimonio comune i'l cui valore deve essere riconosciuto da tutti e ciascuno ha il dovere di eco•nomizzarla e di utilizzarla con cura; 11) la gestione delle risorse idriche dovrebbe essere inquadrata nel bacino naturale piuttosto che entro frontiere amminàstrative e politiche; 12) l'acqua non ha frontiere: essa è una risorsa comune che necessita di una cooperazione internazionale. Nel q·uadro di queste iI1iziative, i,l nost 1 ro Ministero dei Lavo•ri Pubblici ha elaborato un « pia110 regolatore generale degli acqt1edotti » che, publJlicato lo scorso anno sulla « Gazzetta Ufficiale», è in attesa del parere del Consig1io di Stato per divenire operante in seguito a decreto, ministeriale. Il piano prevede 11n complesso di provvedimenti che dovrebbero so·ddisfare le esigenze della popolazione sino al 2015, basandosi sulla popolazjone prevedibile in quell'a11no, sulla consistenza dell'approvvigionamento attuale, sulle dotazi011i giornaliere per abitante. Attualme11te, su 8038 comuni esistenti in Italia, 3298 (il 11 % del totale) l1anno un approvvigiona1nento idrico insufficiente; e indagini effettt1ate nelle varie regioni hanno determinato, per l'intero territorio, la necessità cli una i11tegrazione futura di 170 mc. al secondo, ,in aggit111ta agli attuali 166. Le co: struzioni previste comprendono 67 serbatoi artifici-ali per invasi co1 n capacità complessiiva 1 di oltre un miliardo e 400 milioni di 1nc. e circa 1622 acquedotti. I In attesa delle nuove opere, gran p,arte delle quali dovrebbe essere realizzata entro il 1975, occorre, pero, affrontare con la massi1na decisione il problema dell'inquinamento. 57 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==