... Le idee del tempo Spigoliarno un po' nei tre articoli. Per Cases non è molto quel che Marcuse porta di nuovo· rispetto ad Adorno e a,gli scritti giovanili di Horkheimer e che costituisce il corpo centrale delle sue idee: cioè « ritorno a Hegel; polemica contro l' empirism.o e i/ neop.ositivismo in nome tiell' elemento critico implicito nell'idealismo e conservato dal' marxismo; contrapposizione tra totalità capitalistica e speranza utopica; collegamento tra materialismo storico e psicologia freudiana in quanto la repressione e la sua fine dipendono dall'esistenza e dalla fine della società divisa .in classi; ripudio del marxismo sovietico, burocratico e repressivo ». Tuttavia, « ci sono le qitalità specifiche di Marcuse: chiarezza e robustezza sistematica ..., tendenza a limitare e a concentrare la tematica ..., profonda conoscenza anche filologica del marxismo». Inoltre, itn superamento più sostanziale, rispetto ad Adorno, dell'infiuenza heideggeriana; e, innanzitutto e soprattutto, « la coerenza tra filosofia e atteggiamento pubblico », il fatto cl1e « in Marcuse il rovesciamento della disperazione nell'utopia non rifiuta di scendere dalle altezze della speculazione e di presentarsi nella sua attualità e universalità quando diventa consapevolezza di massa, tra gli studenti o tra i negri». D'altra parte, però, Cases riscontra negli sforzi di Marcuse una non completa liberazione dal loro carattere speculativo, c1ze si concreta (se capisco bene) in una reazione hegelianamente e n1arxistican1ente eccessiva contr,01 le tendenze prevalenti nella cultitra americana. E la critica a Marcttse, « alla sua totale sfiditcia nella classe operaia, alla sua sottovalutazione dei movin1enti rivolitzionari del Terzo Mondo, al concentrarsi delle si-te spera11ze sttgli outsider, con relativa simpatia per gli hippies », conclitde perciò col rilevare una « troppo decisa contrapposizione tra sistema e utopia ». Il che non vieta, però, che Cases dia un gittdizio positivo della rapida fama acquistata da Marcuse e del fatto che egli sia diventato « addirittura, con Marx e Mao, itn membro della trinità Ma - Ma -Ma che gli studenti scrivono su,lle loro bandiere ». Infatti, « non essendo egli l'unico Ma della triade, penseranno gli altri due Ma a correggere i difetti della sua impostazione e a dare al movimento giovanile prospettive .meno intellettualistiche e più concrete ». A sita volta Carlo Donalo rileva che quella di Marcuse « come teoria storico-sociale oscilla troppo tra l'improvvisazione sociologica e la filo- . sofia sociale », mentre « come teoria politica, resta tro-ppo generica, in quanto è relativamente povera di analisi determinate e qualificate (p. es. sulla disponibilità rivoluzionaria o meno della classe operaia) ed affronta solo come problemi di principio quelli della tattica e dell'organizzazione rivoluzionaria (p. es. il problema della violenza) ». In conclusione, « l'errore di fondo sta probabilmente... nell'illusione di una 68 BibliotecaGino Bianco
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