Giornale a più voci tempi, infatti, la SME, dopo le iniziative già prese in tal scn o e segnalate in precedenza, partecip,a alla costituzione della MEDEDIL (società immobiliare interessata alla edificazione del centro direzionale di Poggioreale) e dell'AERHOTEL (società per la costruzione di grandi alberghi lungo gli itinerari delle linee aeree intercontinentali). Ora non si può affermare che queste attività di tipo, per così dire, terziario e «-speculativo» costituiscano una diversione degli interessi SME. Tuttavia, appare innegabile che queste attività sono venute costituendo, negli ultimi anni, un campo di sempre maggiore interesse per la Società. Se poi dovessero risultare confermate le indiscrezioni cui si è accennato, e secondo le quali la SME conterebbe di disporre, nei prossi1ni anni, di 30 o 40 punti di vendita, acquistando perfino una partecipazio,ne nella « Rinascente», la tendenza già delineata conseguirebbe ulteriore vigore. In ogni caso, grazie anche alla pI'esenza di queste più recenti iniziative, il complesso delle attività della SME appare costituito, grosso modo, da tre gruppi ben distinti tra loro: quello dei settori di prevalente interesse IRI (infrastrutture, servizi pubblici e industrie di base); quello dei settori manifatturieri (e comprendente produzioni alimentari, cartarie ed elettromeccaniche); infine quello dei settori agricolo, immobiliare e dei servizi. Il tutto in una cornice che sembra tener conto, il più possibile, delle direttive dell'IRI, sempre s'intende con quella misura che caratterizza l'intera attività dell'Istituto. Si deve però tener conto del fatto che, allo stato presente, la situazione della SME Finanziaria, come rist1lta dai dati di bilancio di chiusura per l'esercizio 1967, appare ancora su cettibile di notevoli e forse imprevedibili iniziative. Rimangono alla Società, nei confronti dell'ENEL, crediti da riscuotere per circa 110 miliardi, co1nprese le quote in contestazione. Siamo giunti appena a !Tietà strada della fase degli indennizzi e molte cose sono ancora possibili. È stato scritto, a commento delle recenti notizie sulla partecipazione ne1la Soc. MOTTA, che la SME, « al di fuori dei cospicui investimenti di portafoglio nell'Italsider e nella Cementir ha dedicato al settore alimentare e della distribuzione la maggior parte dei nuovi investimenti dopo la nazionalizzazione. Tuttavia non è riu,scita a creare un vero gruppo industriale in grado di dare una precisa coerenza produttiva alle partecipazioni assunte dalla società. Ora la MOTTA potrebbe diventare proprio questo: la ocietà di punta del settore alimentare della SME ». Non si può negare, in effetti, l'estrema attendibilità di questa ipotesi. Ma al di là di essa, e proprio in considerazione delle risorse ancora rilevanti che rimangono alla SME da impiegare nei prossi1ni anni, si deve supporre che qualche iniziativa di p,iù grosse dimensioni possa quai1to prima manifestarsi. Né si può disconoscere che l'esigenza di ristrutturare alcune partecipazioni possa continuare a farsi sentire. Tanto per fare un esempio, si è verificato di recente il passaggio della OCREN sotto il controllo della Fin.- 59 ~ BibliotecaGino Bianco
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