Note della Redazione clelta nostra classe politica (senza natu!'almente contàre che tale metodo introdurrebbe anche nel mondo giovanile la piaga nazionale dei darrozzoni e dei gettoni di presenza). · ·• - · La classe politica e il governo in particolare dev9no porsi il problema dei giovani, devo110 saper comprendere i moti-vz che hanno dato vita - ad esempio - alla protesta studentesca, non nieno di quanto debban.o comprendere le inquietudini dei giovani operai e i problemi d'ei giovani contadini. La classe politica non può fare su questi problemi una dichiara~ zione di fallimento: deve necessariamente essere in grado 4i saper portare avanti anche una « politica per la gioventù», ,così come pretende - ed è giusto - di saper fare quella per i pensiana_ti e per le casalin.ghe: ma i temi della « politica per la· gioventù » non possono più essere insabbiati nella tecnica dei comitati- di studiq, perché sono stati brutalmente proposti dalla realtà di una frattura che ha ~alato la classe. politica dal movimento giovanile. È questa frattura che deve essere sanata: con itn'azione decisa sui problemi, da intraprendere subito, senza attendere i risultati di ulteriori studi e approfondimenti e rielaborazioni che non possono avere nell'attuale situazione -altro carattere se non quello dilatorio ed elusivo che condanna le clas.si politiche pigre ed indecise.· Certo, la classe politica può anche cercare una mediazione, ma deve saperla cogliere nel vivo dei problemi e delle diverse posizioni che scaturiscono dal dibattito che si è aperto sul problenia giovanile nel nostro paese e non solo nel nostro paese. In una situazione di questo tipo pretendere di fare ricorso a -co111itatini del g~nere di quello insediato a Palazz-0 Chigi~ se non è una dichiarazione di fallimento, ha tutto il sapore di itna presa in giro: di se stessi. Cronache napoletane Nel giro di venti giorni, per ben due V(?lte il Sindaco Principe è stato costretto a rassegnare le dimissioni e per due votte le ha ritirate: crediamo . - . . che mai un Sindaco di Napoli abbia vissuto una situazione così precaria, così inc_e,:ta, così imprevedibile. Mai un Sindaco è ~tata tanto esposto ai cambiarne.nti di umore,. alla r11,obilità'del partito che lo· esprimeva. Coloro che hanno ·seguito, dalla fine di giugno alla metà di litglio, le vicende di Palazzo San GiacOrrJ,(?s,anno che proprio in questo periodo la vita amminìstrativa della città ha· to~cato il limite della paralisi e che lo ha toccato non per itn attéggianiento negativò del Consiglio comunale nei riguardi dell'Amministrazione, ma per l'instabilità, l'intolleranza, i contrasti interni di uno dei gruppi che sorreggono~ la ·ciunta: il gruppo ·democristiano. · ./ndubbiamente il comportamento del gruppo democristiano alla Sala dei Baroni, culminato nei gesti estremi del Sindaco Principe, è stato grot. tesco ed ha portato allo scoperto un costume politico fatto di intrighi, dela48 BibliotecaGino Bianco
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