Il « gap » del Mezzogiorno strettamente legate con aziende fornitrici e aziende « indotte », per produzioni « a valle » di quella principale. L'impianto di laminazione a freddo che l'IRI sta per realizzare a Taranto potrà, ad esempio, attirare molte industrie meccaniche; e cosi anche l'Alfa Sud - che, come ogni moderna impresa automobilistica, e prevalentemente impresa di montaggio - potrà far fiorire una industrializzazione indotta per la costruzione dei vari pezzi. Queste industrie di base a grandi dimensioni dovranno svilupparsi sempre in settori ad alta concentrazione della domanda (com'è il caso dell'Alfa Sud) poiché a giudizio di taluni esperti (tra cui il Cosentino e lo Sgarbi) l'indivisibilità della domanda, generando « rilevanti incrementi della domanda», favorisce << l'adozione di 11uove tecniche di produzione per far fronte alla domanda stessa »9 • Inoltre si dovrà provvedere a che anche le piccole e medie imprese già esistenti possano integrarsi in una tale struttura industriale, giovandosi dell'influsso di queste nuove unità tradizionali a grande produttività. Non dovrebbe infatiti essere difficile per queste ultime stimolare l'ammodernamento della produzione delle imprese più piccole attraverso ordinativi di articoli a forte contenuto innovativo. E per rendere efficiente questa organizzazione produttiva dobbiamo tentare di avvicinarci al modello americano dove le medie e piccole imprese possono - sostiene l'ing. Ma11tinoli - « assolvere ad un proprio ruolo fondamentale ad integrazione ed a complemento di quello giocato nei grossi complessi » 10 • Questa funzione consiste nel rappresentare « dei centri di produzione specializzata» in quanto « le dimensioni ridotte danno loro una flessibilità, una capacità di adattamento e di rapida conversione che le grandi imprese non possono avere» 11• Una tale concentrazione di grandi e piccole industrie interdipendenti darebbe vita ad economie esterne capaci di richiamare investimenti dal Nord. Com'è noto, gli industriali del «triangolo» hanno sempre lamentato la loro carenza, considerandole ben più importanti degli incentivi, ai fini della riduzione dei costi. A questo proposito occorre sottolineare la necessità di una più precisa delimitazione delle aree e dei nuclei dj sviluppo nel Mezzogiorno. Questo soprattutto affinché possa rivelarsi utile l'attuazione del nuovo tipo di incentivi che vengono concessi a 9 Relazione sul tema « Il progresso tecnico, come fattore di sviluppo dell'industria italiana» svolta da Giuseppe Cosentino e Sergio Sgarbi al convegno su « Ricerca scientifica e sviluppo economico». 10 Relazione svolta dall'ing. Martinoli al convegno della FAST sul tema « La ricerca industriale per l'Italia di domani» (Milano 5-6 giugno 1967). 11 Ibidem .. 29 Biblioteca Gino Bianco
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