Il « gap » del MezzogiorJZo lità di recuperare il costo del programma medesimo i11 caso di s11ccesso » 7 • Ne consegue che non è soltanto attraverso interventi sulle attuali stn1tture industrjali del Mezzogiorno che si potrà qualificare tecnologi~amente l'economia meridionale. Ecco perché occorre che i n11ovi investimenti nel Sud siano effettuati in settori i11.dustriali che incorporino alte dosi di tecnologia. Si è parlato da parte di industriali del Nord, e ancl1e di due qualificati esponenti del precedente gover110, di porre in secondo piano gli investim·enti in industrie tradizionali per concentrare tutti gli sforzi sulla localizzazione delle imprese cosiddette « scientifiche », a forte contenuto innovativo com l'industria aeronautica ed elettronica. Di fronte aà una tesi così radicale c'è da do1nandarsi innanzitutto se potranno mai queste industrie prosperare, calate in un contesto industriale ancora disar1nonico, co-me è quello meridionale, senza potersi giovare né di centri di ricerca né dei quadri tecnici indispensabili. È quindi evidente che non ci si può limitare a simili imprese in quanto è necessario accompagnare il loro insediamento con la creazione di un ambiente più accogliente: un'« infrastruttura » industriale di base, cioe, nella quale risulti pjl'.1 agevole per que te industrie di tipo nuovo mettere radici e così influenzare posit.ivamente lo sviluppo tecnologico di tutta l'industria meridionale. Un'altra domanda da porsi è quella relativa alle industrie esistenti che non possono certo aspirare a mantenere quel ritmo di rinnovamento tecnologico che caratterizza l'industria moderna soltanto attraverso la creazione di consorzi per la ricerca, perché il problema fondamentale è, e rirnane, quello di unità che da sole abbiano la struttura produttiva adeguata per rendere utile e redditizia la ricerca. Da queste due considerazioni deriva che la principale lacuna del Mezzogiorno è ora costituita dall'assenza di una rete di industrie manifatturiere di grandi dimensioni e tecnologicamente moder11a; di industrie, cioè, cl1e formino delle eone ntrazioni attraverso stretti collegamenti re- . . c1proc1. *** Il grande sviluppo dell'industria del « triangolo » settentrionale fu dovuto in gran parte all'influenza crescente che il progresso tecnico l1a nelle aziende attuali. . Negli ultimi quindici anni, infatti, si è manifestata una chiara te11denza ad una diminuzione dell'importanza dei fattori tradizionali di ra7 Si veda ancora la rel. per l'istituzione del Ministero della Ricerca cit. . , 27 , . ? BibliotecaGino Bianco
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