Nord e Sud - anno XV - n. 104 - agosto 1968

Il « gap » del Mezzogiorno a consentire al nostro paese di risollevarsi dalla situazione d'inferiorità in cui si è trovato in questi ultimi anni nell'ambito della CEE » 2 • Dopo avere riconosciuto che in relazione alle possibilità economicl1e e alle esigenze dello sviluppo il nostro impegno nella ricerca è molto basso, la stessa relazione mette in luce come, nell'ambito dell'amministrazione statale, l'organizzazio·ne della ricerca è pressoché inesistente. Basta dire che il CNR non può dedicarsi tanto ai propri programmi di ricerca ·quanto piuttosto a finanziare quelli degli istituti universitari. Questo il ruolo finora svolto dagli organismi statali di ricerca che, almeno in linea di massima, si dedicano prevalentemente alla ricerca pura: volta al progresso delle cognizioni scientifiche senza alcun riguardo alla loro utilizzazion,e. Le imprese private, invece, si occupano della ricerca applicata, ossia dell'approfondimento dei risultati della ricerca fondamentale in vista di uno specifico scopo pratico, e della ricerca di sviluppo: dello sfruttamento cioè delle preoedenti ricerche, per introdurre n-ell'industria nuovi materiali, nuovi pro·dotti, nuovi processi produttivi. La situazione, nella nostra industria, della ricerca applicata e di sviluppo è strettamente dipendente dalla scelta che si pone all'imprenditore: acquistare all'estero, brevetti, o licenze, per consentire alla produzione di mantenere un livello tecnologico sufficiente, o invece fondare l'espansione non solo sulla migliore utilizzazione delle risorse, ma anche sull'invenzione dii nuovi prodotti e sull'adozione di nuovi processi produttivi. Non è un mistero che fino ad oggi i nostri industriali hanno mostrato una netta propensione per la prima soluzione. Nota la relazione già citata che « se la concorrenza è stata così brillantemente affrontata, specie nella recente congiuntura, si deve perciò prevalentemente alla importazione di conoscenze scientifiche e tecniche dall'estero »; e asserisce che « la ricerca scientifica svolta in via autonoma costituisce in Italia un fattore ancora marginale per l'espansione produttiva dell'impresa» 3 • Gli imprenditori italiani, soprattutto quelli delle grandi industrie, logicamente più sensibili a questa esigenza, hanno espresso in varie sedi la loro opinione sulla situazione e sulle prospettive della ricerca industriale. E ne risulta che non ci sono soltanto difficoltà finanziarie ad ostacolare un'efficace ricerca nell',industria, ma c'è anche il problema economico della dimensione aziendale delle imprese. 2 Relazione illustrativa del disegno di legge per l'istituzione del Ministero per la Ricerca Scientifica e Tecnologica ,presentato al Senato nella seduta del 14 settembre 1967 dal Presidente del Consiglio. 3 Ibidem. 21 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==