Il pubblico del libro di cultura Si potrebbe dire che, pur essendo ogni cultura cultura della classe egemone sul piano politico-sociale, espressione di valori ad essa propri o da essa accettati, la sua asserita universalità non è concretamente difesa, se al piano medesimo della partecipazione di tutti vengono frapposti ostacoli e limiti. Questa chiusura può conseguire alla inconsapevolezza del valore ideologico di ogni cultura da parte dei produttori stessi, i quali scelgono la via aristocratica nel desiderio di più alta omogeneità e rigore. Si può anche dire, però, che la forza critica e, come oggi si ama dire, contestativa, non risieda solo nella eventuale contrapposizione alla cultura dominante ma possa svilupparsi al suo interno utilizzando gli strumenti intellettuali e le analisi ivi elaborati e gelosamente -custoditi. La sociologia del lettore, il criticism of interpretation deve misurare le possibilità di inserzione del libro « di cultura » da parte del lettore, nel contesto storico-culturale: valutare cioè le capacità criticl1e di quest'ultimo e le sue acquiescenze e resistenze « ideologiche ». Anche un assai discutibile sociologo della letteratura 7 sottolinea, da parte sua, come i motivi che determinano l'acquisto dei libri siano assai complessi, prospettando l'esistenza di « comunità di gusto » che si indirizzano verso produzioni differenziate in quanto esse soddisfano esigenze determinate da visioni del mondo e esperienze di vita ad esse particolari. Solo in periodi « sociologicamente non complessi » siffatte comunità rientrerebbero ciascuna nei vari strati sooiali: in ogni caso, è possibile in ogni momento individuare un espo11ente-tipo del loro gusto. Il successo di una corrente di gusto sarebbe legato all'influenza che il gruppo esercita nel contesto sociale. Necessaria operazione preliminare per una effettiva co11oscenza del fenomeno sarabbe dunque lo studio del gruppo e della trama dei suoi rapporti con le istituzioni culturali (scuola, biblioteche, editoria). In effetti, e a ragione lo si è ricordato 8 , ogni indagine sugli effetti di una data produzione libraria immessa sul mercato rischia di essere falsata se non accompagnata da una parallela analisi della struttura interna, della logica produttivo e della politica culturale delle case editrici. A ciò si aggiunge la necessità dell'analisi degli altri canali di trasmissione (circoli, mass-n1edia) che possono selezionare i messaggi e precondizionarne la decodificazione. Le ricerche condotte dal Centre de sociologie des faits littéraires di 7 L. ScHUCKING, Sociologia del gusto letterario, Milano, Rizzoli, 1968 (ma prima ediz. qui modificata, del 1923). s M. GuAR~LDI, Per un'analisi dell'editoria, in « Il Mulino», marzo 1966. 105 · BibliotecaGino Bianco
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