Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

.. I Argomenti base ha corrisposto peraltro una notevole confusione di idee nella minoranza dirigente, quasi dappertutto attestata su posizioni estremistiche. Era il momento della« contestazione globale del sistema», portata avanti da una « avangt1ardia », la « classe studentesca », che - in nome del « potere agli studenti » - chiedeva la « autogestione » dell'università. Raramente queste esigenze erano rivendicate tutte insieme; tuttavia la accenturlzione di alcuni temi e la messa in ombra di altri non bastava certo a chiarire le posizioni, che rimanevano viziate dall'uso di termini impropri, dallo scarso approfondimento ideologico, dalla proposta di strumenti inadeguati agli obiettivi, e, addirittura, di fini fra loro contrastanti. Anzitutto non ha senso la tesi di una « classe » studentesca; la tesi 1 che, sorta probabilmente dal fraintendimento dell'opera marcusiana - non certo marxista o leninista -, non trovava alcuna giustificazione teorica, se non in qualche studioso americano, alla ricerca di una nuova classe capace di sostituire la classe operaia 1 • Lo stesso, concetto di « avanguardia rivoluzionaria », di parziale tradizione leninista, era poi sviluppato in modo che il contatto con la base - come l'esperienza di alcune città, fra cui Napoli, sta a dimostrare - veniva a interrompersi, senza peraltro avvicinare il momento della rivoluzione. Ma il punto di maggior confusione - comune a moltissime sedi uni- · 1 versitarie - si raggiungeva allorché si predicava la « contestazione glo- I bale del sistema », e, nel contempo, si rivendicava il « potere agli stu- j' denti » per l'« autogestione » dell'università: la contraddizione tra l'ever- . sione della società e la gestione del potere non era ancora venuta in J chiaro. In questa prima fase, la lotta è combattuta, in concreto, all'interno dell'università, e si estende alle scuole secondarie, in una prospettiva di ristrutturazione generale della scuola, che abolisca insieme i metodi di « didattica repressiva» ed i tradizionali centri di potere; si rimane comunque nell'ambito del sistema, di fatto se non a parole. Nella Carta rivendicativa per la ristrutturazione delle facoltà umanistiche di Torino - diffusa nel gennaio - viene infatti richiesta una « ristrutturazione dello studio universitario, sicché l'università possa fornire a chi la frequenta, al tempo stesso, una preparazione professionale adeguata e degli strumenti di critica rispetto al ruolo professionale... È quindi ne-. 1 « Oggi in America la nuova classe sfruttata e potenzialmente rivoluzionaria non è più costituita dai lavoratori; _il nuovo proletariato è oggi costituito dai giovani » (JOHN e MARGARET ROWNTREE, I giovani come classe, « Problemi del Socialismo », numero doppio dedicato a La rivolta studentesca in Italia, Stati Uniti, Germania federale, marzo-aprile 1968, p. 402). 63 Bibliotecaginobianco

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