Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

Note della Redazione Va rilevato pure, a questo punto, che i comunisti, strumentalmente come al solito, mentre polemizzano contro la politica di concentrazione nel Sud, si dichiarano insoddisfatti degli interventi nelle aree ·depresse del Nord e del Centro perché troppo esigue e perché non assicurerebbero una diffusione adeguata dell'industrializzazione; ed il volenteroso meridionalismo dei comunisti si estingue nel momento in cui richiederebbe una presa di posizione non per ulteriori provvidenze a favore di altre provincie, ma contro le provvidenze che si vogliono estendere a talune provincie. Comunque, tutti i partiti, tutti i gruppi, tutte le correnti politiche dovrebbero rifiettere sulla necessità di una maggiore coerenza dell'attività legislativa nel quadro della politica di piano; di una più responsabile e non elusiva scelta degli indirizzi e delle priorità; di una più risoluta volontà politica ai fini della fedeltà alle scelte decise ed enunciate; di un impegno cosciente ad evitare che la politica nzeridionalista diventi una politica di concessioni al Mezzogiorno: per compensare, e soltanto per compensare, peraltro parzialmente, il 1nolto ed il moltissirno che la superiore capacità di pressione del Nord riesce ad ottenere, si tratti di nuovi trafori o di nuove autostrade, di idrovie o di nuove fabbriche, di città congestionate o di territori depressi. Oggi, nei confronti della politica meridionalista, dilaga, e anche in ambienti di tra_dizione democratica, un sentimento generale d'indifferenza e talvolta si avverte una chiara e determinata volontà di considerare quello del Mezzogiorno un problenza tra gli altri, magari· un proble1na nzarginale, comunque un problema rinviabile à tempi migliori. E dobbiamo purtroppo riconoscere che le classi dirigenti del Mezzogiorno sono in buona parte responsabili di questo scadimento della tensione meridionalistica nell'opinione pubblica del paese. Ma questo è un altro discorso, sul quale avremo tempo e modo di tornare. Per ora, contentiamoci di aver tempestivamente rilevato quali sintomi abbia denunciato anche la recente discussione parlamentare sulla cosiddetta ,, Cassetta ». La scorciatoia dello sviluppo Ai primi del mese di giugno, si è svolto a Roma un convegno che presentava, ai fini della politica meridionalista, un'importanza molto maggiore di quella rilevabile dai pochi cenni di cronaca, senza commenti, che i giornali meridionali gli hanno dedicato. Quanto ai giornali dell'Italia settentrionale, alcuni di essi hanno dedicato al convegno cui ci rif eria1no corrispondenze qualificate, senza, però, rilevare (e del resto non è ai giornali del Nord che spet-tava di farlo) quale versione 1neridionalistica si poteva e si doveva dare dei temi trattati dai relatori e discussi dai convenuti. Ricaviamo, comunque, da un articolo di V go A1araldi, sul << Corriere della Sera» dell'8 giugno, le notizie relative al convegno di cui vogliamo commentare, da un punto di vista meridionalistico, le conclusioni. 50 BibliotecaGino Bianco

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