Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

Lettere al Dir€ttore stesso discorso, quello, appunto, cui la lettera si riferisce e che noi abbiamo aperto su «Nord e Sud» da tempo. Noi abbiamo messo l'accento sulla «rivoluzione dei presidenti», per così dire. Fruttero mette, invece, l'accento sulla rivoluzione delle strutture del sistema, attuabile solo per volontà di classe politica. I trecento « uomini di ferro » della formula dorsiana, se ci si illudesse di reclutarli fra i tecnici, e soltanto fra i tecnici, non sarebbero « di ferro», ma di burro. Certo; ma noi, proponendo la « rivoluzione dei presidenti » denunciavamo proprio il sistema clientelistico che - mediante la scelta di presidenti di tipo merovingico per gli enti che dovrebbero animare la politica meridionalista ed organizzarne gli interventi - costituisce la palla di piombo legata al piede della politica meridionalista. E comunque - ponendo la questione dei pr'esidenti e dei direttori, dei quadri tecnici della politica meridionalista, e naturalmente del loro orientamento politico - non intendevamo certo considerare la questione della classe politica subordinata a quella dei quadri tecnici. Del resto, a chi e a che cosa si riferiva e si riferisce la nostra polemica sul « notabilato »? Ma intanto, anche se non risolve la questione meridionale per intero e per sempre, aver inserito in posizioni strategicamente utili ai fini delle decisioni meridionalistiche i Guidotti ed i Rossi Doria, i Novacco e i Marongiu, tanto per fare qualche nome, è pur sempre un passo avanti, piccolo o grande che lo si voglia ritenere; è pur sempre qualche cosa rispetto alla rassegnazione con cui si tollera che a presiedere l'impotente Consorzio industriale di Napoli rimanga l'ormai famigerato perito-settore che l'incoscienza dei capi delle consorterie napoletane ha voluto « siste1nare ». D'altra parte, agli uomini che vogliono rappresentare ed interpretare nella classe politica meridionale le aspirazioni di modernità del Mezzogiorno; agli uomini che - piacciano o non piacciano a noi, o a Fruttero, o ad altri - sono comunque diversi e migliori dei vecchi consorti; ai Moro ed ai Colombo, ai Sullo ed ai Rosati, ai Misasi' ed ai De Mita (per parlare solo dei democristiani) si deve pur dire che le loro responsabilità sono enormi e costituiscono il banco di prova della loro « riuscita» politica come uomini nuovi del Mezzogiorno: è ad essi che giriamo l'accenno sacrosanto di Fruttero ai « gruppi dominanti» che, pubblici o privati, devono « dar prova di voler cambiare, nel Sud ». Direttore Responsabile: Francesco Compagna - Condirettore: Giuseppe Galasso - Vice-direttore: Rosellina Balbi - Segretario di Redazione: Renato Cappa - Redattore capo: Ernesto Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa» - Via Roma 424, Napoli - Spedizione in abbonamento postale, uruppo III - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in Italy - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati. BibliotecaGino Bianco

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