Giuseppe Sacco la crescente cooperazione politica ed economica tra Francia ed Unione Sovietica. Secondo il « New York Times » 9 , la risposta del generale « ha confermato la decisione di dimostrare l'indipendenza della Francia dai suoi alleati occidentali ». Secondo il quotidiano americano, « il generale vuol mettere in chiaro, prima della visita del Ministro degli esteri sovietico, che la Francia è un libero agent ». Il governo francese ha perciò riaffermato di recente la propria indipendenza nei confronti delle due organizzazioni militari occidentali alle quali la Francia formalmente appartiene. Alla Conferenza ministeriale della SEATO, che si riunirà a Londra al principio di maggio, la Francia non sarà presente in forma ufficiale, ma invierà solo un « osservatore » di secondo rango. Per quanto riguarda la NATO, invece, il Ministro della Difesa, Messmer, ha dichiarato che, benché egli intenda prendere parte alla riunione ministeriale che si terrà a Parigi a fine maggio, è sua convinzione che nessun risultato utile potrà venir fuori da questo incontro, a causa delle divergenze tra Francia e Stati Uniti a proposito della strategia nucleare: « viste nella prospettiva della visita di Gromiko - commenta il " New York Times '' 10 - queste mosse hanno suscitato ... il timore che il generale stia muovendo verso una specie di tacito accordo con l'Unione Sovietica sulla posizione della Germania orientale ». Tutto quello che il generale deve fare per distruggere la politica comune dell'Occidente sulla riunificazione tedesca è di includere, nel comunicato sulle discussioni con Gromiko, una sola frase, in cui si mettano sullo stesso piano la Repubblica federale di Bonn e la D.D.R. di Pankow. De Gaulle non e lontano da questo passo che lo porrebbe completamente ·al di fuori dello schieramento occidentale; si può dire, anzi, che lo abbia già quasi fatto, quando in una delle sue conferenze-stampa elencò anche Pankow tra le « capitali » dell'Europa orientale. Ma, ciò che è più grave, la convergenza franco-sovietica tende a realizzarsi sulla base del pregiudizio antitedesco che periodicamente riaffiora nella politica francese e che la diplomazia sovietica ed i movimenti comunisti occidentali accuratamente alimentano e coltivano. La convergenza franco-sovietica serve, nelle speranze di De Gaulle, a far assumere alla Francia « una responsabilità particolare per quanto si riferisce ai destini della pace e della sicurezza in Europa » li, passando cinicamente attraverso l'umiliazione di quella Germania democratica che ancora poco tempq fa sembrava dover essere, nelle intenzioni del Capo dello Stato 18 9 21 aprile 1965, pag. 1. 10 21 aprile 1965, pag. 1. 11 Vedi nota 8. BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==