La « persuasione » a f u111et ti cattivi: tutti i personaggi sono positivi, compreso quello che pareva un inguaribile malvagio e che sembrava tale soltanto per un malinteso. In questo· mare di latte-miele era difficile costruire una storia avventurosa, capace realmente di interessare. Reding, almeno in parte, c'è riuscito, ricorrendo a piccoli ma ingegnosi espedienti, per esempio quello di far apparire cattivi, personaggi degni in realtà di apparire nei racconti mensili di De Amicis. Lo scrittore di Cuore esaltava il sistema mostrando muratorini e ragazzi piemontesi che piangono quando passa la bandiera. Reding porta il suo bravo granello di incenso all'idea dell'integrazione, mostrando giovanotti dal cuore d'oro, professori che spendono fino all'ultimo franco pesante dei loro risparmi per condurre ricercl1e sulla leucemia, mamme in pena ed altre cose del genere. L'ultimo tocco di perfezione di questo quadro è rappresentato da un anziano industriale automobilistico, certo Berthault, protettore del tennis e mecenate della scienza medica. In una vignetta vengono mostrati alcuni operai mentre lavorano nella catena di montaggio e intanto parlano del padrone. Dice uno: « Che tipo il padrone! Arrischiare la prigione quando potrebbe condurre una vita tranquilla! È fantastico, però!.. ». Gli altri assentono gravemente. Gli operai dei fumetti dell'integrazione amano i padroni senza desiderare di prendere il loro posto; i padroni, a loro volta, amano gli operai; gli scioperi (al contrario dei mostri ultra-spaziali) non esistono; i sindacati sono equiparati all'atto sessuale o alle « morbosità »: sono proibiti. Tutto va nel migliore dei modi in questi comics. È il trionfo dell',ideologia di Pangloss. O del Cavaliere del Lavoro dr. FL1rio Cicogna? GIOACCHINO FORTE 107 Biblioteca Gino Bianco
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