I Insediamenti residenziali e politica di piano rtica, economica ci sonoi due possibili tipi di intervento per le strutture · residenziali: il primo tipo è di carattere coercitivo, e consiste o nel limitare direttamente la libertà di scelta della lo.calizzazio·ne residenziale del cittadino, o nel definire a livello nazionale la dimensione dell'espansione dei singoli Comuni; il seco,ndo tipo di intervento è basato· sull'attuazione di una politica pubblica di incentivazione delle strutture residenziali analoga nella strumentazione a quella adottata per le strutture produttive. L'esame dei Piani redatti per l'attuazione della legg·e 167 1 , mentre ·consente un'analisi del costo attuale degli insediamenti residenziali in Italia, si presta a indicare a livello metodolo·gico le linee per questa politica pubblica di incentivazione. I Piani redatti da 32 tra i maggiori Comuni italiani, per l'attuazione della legge 167, forniscono per la prima volta nel nostro Paese dei dati quantitativi sul costo di realizzazione di ogni nuovo comprensorio edilizio residenziale, calcolato come somma di tre fattori: il costo di acquisizione del suolo, il costo dell'urbanizzazione primaria (cioè il costo della realizzazione delle opere stradali, idrauliche, fognanti, elettriche, ~onnesse con la realizzazione di un quartiere residenziale) e il costo dell'urbanizzazione secondaria (cioè il costo di quelle opere pubbliche che costituiscono la necessaria attrezzatura dei quartieri residenziali: scuole di vario tipo, mercati, parchi pubblici, ecc.). L'esame dei dati indica che questi sono molto variabili da città a città, ma non in proporzione alle dimensioni delle città stesse, bensì in relazione alle o·ggettive situazioni ambientali (caratteristiche dei terreni) e ai criteri adottati in ogni Comune per la redazione dei Piani. L'esame dei dati indica anche che, per ciascuno dei tre fattori del costo del comprensorio edilizio, abbiamo, nell'ambito delle 32 città esaminate, dei valori minimi e massimi tra loro molto distanziati. Così, per esempio, per quanto riguarda il costo dell'urbanizzazione primaria i valori estremi vanno da un minimo di 28.000 lire per ogni vano ·residenziale previsto nella zona (a Rovigo) a un massimo di 218.000 lire (a Vigevano). Tra le città con i valori più alti, superio·ri alle 120.000 lire per vano, troviamo: Firenze, Imola, Trieste, Savona e Piacenza; con cifre inferiori alle 120.000 troviamo Milano, Bologna, Torino (85.000/vano): Questa grande variabilità di valori e questa sua indipendenza. dalla dimensione della città si verifica anche per le opere di urbanizzazione secondaria. Per questa co·mponente del costo di realizzazione del comprensorio edilizio abbiamo così un valore miriimo di 23.000 lire a vano (sempre a Rovigo) e un valore massimo di 335.000 lire a vano (Trieste). Tra le 1 « Urbanistica», n. 39 e n~ 41 del 1964. 77 B~p-liotecaginobianco
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