Alexander Gerschenkron l'ideologia ufficiale. Si va proclamando ora çl1e Stalin commise molti incresciosi « errori »; ma Stalin si identificava con lo stato in una misura quale non avvenne 1nai per Luigi XIV. Il culto della personalità era anche culto dello stato; e se lo stato può sbagliare in maniera così flagrante, il principio dell'assoluta devozione allo stato - vero cardine del sistema sovietico dei valori - diventa soggetto a seri dubbi. Anche se si scorrono soltanto le pagine degli scrittori sovietici degli ultimi cinque anni all'incirca, si vede quanto ampie siano state le risonanze di ciò e come specialn1ente la generazione più giovane abbia fortemente accentuato il tema del conflitto tra la personalità individuale, da un lato, e, dall'altro, le pretese e gli atti ostili verso di essa del « più gelido tra tutti i mostri» (per usare l'espressione di Nietzsche): un conflitto in cui le simpatie degli autori e, presumibilmente, di molti lettori, sono molto inegualmente distribuite. La destalinizzazione ha perta11to leso alcune strutture portanti dell'edificio ideologico; e questo era evidentemente lo scopo del nuovo programma del Partito Comunista Sovietico adottato al XXII congresso, dopo un'ampia discussione nel paese p~r riparare il danno e immettere nuova linfa in una fede logora. Nello stesso tempo, mentre viene distrutto il mito dell'infallibilità di Stalin, ci si sforza coscienziosamente di fornire una pubblica immagine di Kruscio·v coi tratti della suprema autorità in un campo che va dall'interpretazione autentica delle opere di Marx e di Lenin alla strategia vittoriosa nella storica battaglia per una certa città sul Volga e ai problemi del corretto modulo estetico nella narrativa, nella poesia, nella pittura, nella scultura, nella musica. Nel campo dell'ideologia, quindi, così come negli altri campi, il regime si sforza di restaurare le condizioni di stabilità che costituiscono i requisiti di un esercizio del potere dittatoriale tutt'altro che indebolito. III Come ho già d-etto, i concetti relativi alle condizioni di stabilità sorio stati ricavati dall'esperienza storica dell'Unione Sovietica. In seguito ho accennato ad alcuni dei problemi che il regime sovietico ha dovuto affrontare e alle tecniche eh-e esso ha usato nei suoi sforzi di ren·dere ~icura la propria posizione. A primo acchito, questi problemi e queste tecniche possono apparire strani e forse poco plausibili. Si può, anzi, affacciare il dubbio che il pensare in questi termini di condizioni di stabilità possa offrire la via migliore per comprendere il 1nodus. [!perandi della dittatura. E, tutt~via, se ci si rifà alla più classica letteratura sui regimi tirannici, o se si leggono e rileggono '110 Bibliotecaginobianco
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