.. .. NOTE DELLA REDAZIONE La vecchia frontiera Bisogna riconoscere che le possibilità del senatore Goldwater, negli Stati Uniti come nel resto del mondo, erano state decisaniente sottovalutate. L'affermarsi della sua cartdidatura alla Convenzione repubblicana di Sa1i Francisco sembrava, ancora poche settiniane or sono, per lo meno dubbio; e più inverosin1ile ancora sarebbe stata giudicata l'ipotesi di una sua designazione a maggioranza addirittura schiacciante (quale, in effetti, si è avuta). L'imprevedibilità dell'accaduto spiega il tono cauto dei commentatori nell'analizzare i motivi del successo riportato da Goldwater, e la prudenza ancora maggiore che li guida nel tentativo di f ormitlare previsioni circa l'esito della prossima campagna elettorale americana. Se difatti la vittoria di Johnson non è praticaniente messa in discussione, non tutti sono d'accordo circa quelle che potranno essere le proporzioni di questa vittoria: ed è un punto della massima importanza. Un primo rilievo da fare è il seguente: il duello elettorale che sta per impegnarsi vede, di frorzte a un Presidente che si è politicamente fatto le ossa al tempo di Roosevelt, ttn candidato che si direbbe il portavoce di quei gruppi economici i quali dal New Deal rooseveltiano furono spodestati e frustrati. Il ricorso, da parte di Goldwater, ad argomenti che erano attuali trent'anni or sono, rischia di costringere Johnso·n a seguire l'avversario sullo stesso terreno; bisognerà vedere come reagirà l'elettorato di fronte ad una discussione polarizzata su temi storicamente superati. Contro Goldwater dovrebbe probabilmente giocare l'atteggiamento da lui assunto in materia di politica estera. La dichiarata volo1ità di combattere il comunismo anche a costo di scatenare un conflitto nucleare, lascerà quanto meno perplesso e preoccupato anche l'americano più nazionalista e più anticomunista. Non dimentichianio l'enorme ondata di sollievo che percorse gli Stati Uniti quando si pervenne alla soluzione pacifica della crisi cubana; è stato giustamente osservato che fu, quello, uno dei due momenti in cui la popolarità di Kennedy esplose in tutto il paese (l'altro momento fu quello del suo assassinio). È tuttavia probabile che, proprio per queste considerazioni, Goldwater finirà per annacquare le sue tesi, ricorrendo a un linguaggio più moderato: vecchia volpe della politica, egli non può non rendersi conto che se l'accento bellicoso dei suoi discorsi può tornar gradito a quegli americani che inseguono il niito della grandeur ( e che sembrano ravvisare in· lui un eroe da film western, il personaggio dell'invincibile cow-boy ), la prospettiva di una guerra atomica è tale da terrorizzare tutti, nessuno escluso. A favore di Goldwater, per contro, giocano altri fattori. V'è, per esempio, l'insoddisfazione dei grandi operatori econo,mici nei confronti di una politica 45 Bibliotecaginobianco
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