Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

NOTE DELLA REDAZIONE " Carosello ,, avvelenato L'offensiva scatenata dal « Corriere della Sera» contro la televisione è stata senza dubbio grottesca perché la tesi che il « teleschermo » sia « avvelenato » - in quanto di fatto controllato dai comunisti, sia per mezzo di operatori e di tecnici con simpatie comuniste, sia per mezzo di redattori e dirigenti i cui orientamenti filoco1nunisti deriverebbero da La Pira - è una tesi degna del peggiore Goldwater, o del « Borghese » quando insinua che pure Kennedy e Roncalli erano filocomunisti, non del migliore Montanelli, o delle tradizioni del «Corriere». Per quanto riguarda il problema della televisione in Italia, il punto di parte:nza per una valutazione dei termini complessi in cui esso si pone non può essere costituito che dagli argomenti che su questa rivista furono presi in esame da Cesare Ma1inucci fin dal 1959 ( onde poi l'importante volume pubblicato dallo stesso Mannucci - Lo spettatore senza libertà - fra i « libri del tempo» di Laterza). E comunque ha ragione « Il Mondo» quando afferma che {< l'unico terreno sul quale sia possibile impostare una discussione seria e non strument.ale è quel'lo che chiama in causa non gli uomini e i programmi, ma il siste•ma ». Si tratta, di « sganciare la Rai-TV dal governo, cioè di modificare il sistema», e soprattutto « di evitare che la Rai-TV continui ad essere, come è dal giorno della sita fondazione, uno dei pilastri del sottogoverno». Per quanto riguarda Montanelli, poi,. non si può non rilevare che in questa occasione egli ha fatto ricorso agli arsenali del qualunquismo nazionale ed ha esibito argomenti che sono di uso comune solo negli ambienti che il Montanelli degli ultimi anni aveva più volte severamente criticato: la « energica cura di Resistenza, propinata in dosi d'urto » dalla TV, le « passioni che oramai dovrebbero essere decantate », il « sentimento di pietà per le vittime », la contrapposizione fra Bentivegna e D~Acquisto, ecc. ecc. Particolarmente sgradevole, infine, il gratuito attacco al reportage sulla « casa in Italia» che rappresenta proprio il tipo di servizio che la TV deve trasmettere e che, per il modo in cui è stato girato, montato, , trasmesso, meritava, a. nostro giudizio, di essere positivamente segnalato (e benissimo ha fatto la TV a continuare a trasmetterlo, dopo un'interruzione di una settimana, interruzione dovuta a una. partita di calcio che doveva essere messa in onda quel giorno e non, come ha ritenuto « Rinascita», a un ripensamento di Bernabei e Rodinò dopo la rozza denuncia di Montanelli). Insomnia duole dover constatare che in questa occasione Montanelli sia tornato allo stile di quando si firmava Antonio Siberia e collaborava al « Borghese ». Ci auguriamo, invece, 1iell'interesse della pubblicistica italiana, che egli ritorni a essere quello delso · BibliotecaGino Bianco

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