Rilancio dell'Europa e forza multilaterale membri iniziali? Ed è appena il caso di aggiungere che con questi rilievi non si vuol dire che non si debba tentare una strada siffatta, ma più semplicemente che occorre evitare di investire tutto in una direzione soltanto: l'azione per il rafforzamento dell'integrazione economica deve essere una forma di pressione complementare in un piano più generale di rilancio dell'europeismo. Ma se quest'ultima parte della nostra analisi è esatta, quali dovranno essere gli altri strumenti di pressione per un rilancio dell'europeismo? Alcuni (Ducci, ad esempio, ed Albonetti) credono che il deterrente atomico euro,peo possa servire a questo rilancio, e sia, anzi, strumento poderoso di esso; e noi stessi abbiamo creduto per un momento che ciò fosse possibile. Diremo subito che le critiche che sono state rivolte di solito a tale progetto non ci sono mai sembrate molto persuasive : è quanto meno discutibile avere paura dello scatenamento di un nazionalismo continentale europeo prima ancora che esista una nazione europea, o pretendere che il deterrente atomico europeo creerebbe una minaccia cli tipo militaristico alle istituzioni democratiche, che, invece, non verrebbe, chissà perché!, dall'integrazione di eserciti ad armamento convenzionale; ed è parimenti discutibile l'esempio degli Stati Uniti come nazione senza nazionalismo, poiché nella storia americana il senso del destino nazionale ha avuto un ruolo decisivo, anche come forza produttrice cli quello spregiudicato espansionismo che condanniamo così volentieri quando ci riferiamo alle nazioni europee. Perché allora abbiamo appena scritto di aver creduto « per un momento » alla possibilità della creazione di un deterrente atomico europeo che servisse al rilancio politico dell'europeismo? Perché a nostro giudizio quel momento, che era ovviamente un momento politico: è passato; ed è impossibile in politica trar profitto da una « congiuntura» trascorsa irrimediabilmente. Tra la fine del 1962 ed oggi sono avvenute alcune cose che hanno mutato il quadro nel quale gli europei devono agire : le linee sulle quali si esercita la pressione comunista sono cambiate; gli Stati Uniti, proprio per impulso di quello che si chiama lo spirito di Kennedy, sono venuti precisando la loro politica in un senso che attenuava di · molto, per non dire che cancellava del tutto, la pressione in direzione europeistica, talché agli europeisti è venuto a mancare un appoggio prezioso; il gollismo ha deteriorato sempre più la situazione europea ed ha segnato sempre più nettamente le sue ambizioni di una politica di indipendenza totale e magari di concorrenza agli Stati Uniti, il eh~ per gli europeisti democratici, i quali non possono accettare che si debba scegliere tra unificazione europea e politica di alleanza con l'America, ha creato una situazione difficilissima; finalmente, il sopraggiungere di 23 Biblioteca Gino Bianco
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