Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

Paesi e città C'è poi un aspetto del dibattito che ci preme sottolineare, prima di concludere. Si diceva all'inizio che lo sviluppo econo1nico dovrà, nel Molise, consentire u11a espansio11e e un accrescimento dei valori civili, democratici: « Noi non cerchia1no soltanto l'aumento del reddito, non vogliamo una società che si arricchisce, ma una società che si incivilisce >>, affermava Ugo La Malfa in un suo recente discorso parlamentare 28 • Ora, non c'è dubbio che l'e1nigrazione, avendo privato il Molise non soltanto di « braccia robuste », ma anche di « intelligenze sviluppate », l1a certamente provocato il deterioramento del tessuto demografico, e anche del tessuto civile, in questa regione, o subregione, del paese. E questo deterioramento della « base » non poteva 110n provocare a sua volta, col passare degli anni, t1na consunzione del « vertice », che resta oggi uno, dei maggiori o,staco1i allo sviluppo della regione; non poteva che produrre una classe dirigente asfittica, composta quasi esclusivamente da « vecchi elefanti ». E lo sviluppo è proble1na di volontà politica, è problema di classi dirigenti. Se una trasformazione dovrà verificarsi nella realtà sociale ed economica della regione molisana, occorrerà, d11nque, innanzitutto, perseguire una nuova ambientazione storica ed un nuovo corso della classe politica; occorrerà allo,ntare dalle responsabilità comunitarie i vecchi a:i;nbienti conservatori, e ricercare in una nuova collaborazione tra le forze della sinistra democristiana e della sinistra laica (che insieme possono certamente produrre un considerevole sforzo di rinnovamento), il supporto politico di una trasformazione della società molisana. Solo questa collaborazbio 1 ne potrà avviare lo sviluppo economico. E lo sviluppo economico, liberando le popolazioni molisane dal biso·gno, dall'ignoranza, dalla rassegnazione, non darà luogo soltanto a con.dizioni migliori di vita materiale, ma anche al necessario presupposto, di fatto per una crescita civile democratica delle comunità locali, urbane e rurali, onde anche nelle « terre del Sacramento » la vita potrà essere più degna di essere vissuta nella seconda metà del secolo ventesimo. LUIGI PICARDI 2 8 Discorso pronunciato alla Camera dei Dep,utati il 29 maggio 1962, in replica agli interventi nel dibattito economico-finanziario (nel volume: Verso la politica di piano, E.S.I., Napoli, 1962, pag. 87). 91 Bibliotecaginobianco

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