Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

PAESI E CITT A La '' sistemazione ,, del Molise di Luigi Picardi Il 17 dicembre 1963 furono le « campane » di Can1pobasso a rompere la cupa atmosfera dei duri inverni molisani, per dare l'annuncio che la Camera dei Deputati aveva definitiva1nente approvato il disegno -di legge costituzionale onde il Molise, distaccato dall'Abruzzo, diventa la .quindicesima regione a statuto ordinario. Che fossero ancora i « campanili » a farla da protago-nisti, quegli stessi campanili che, ci si consenta la metafora, tanta parte avevano recitato nella stessa battaglia regionale, non poteva essere che il peggiore degli auspici per l'avvenire di un ente che avrebbe dovuto cominciare dall'anno zero un lavoro non facile, per riempire di sostanza economica e civile una scatola vuo-ta, un co,mprenso·rio delimitato in base a criteri prevalente1nente giuridici e storico-amministrativi. Per una ironia della sorte, il movimento regionalistico molisano incassò, in quella giornata di dicembre, un colpo più duro di quanti non ne avesse ricevuti nelle alterne vicende che pure lo avevano accompagnato per quarant'anni. Come se l'annoso problema della depressione molisana si potesse ormai pacificamente risolvere solo perché era stata çancellata dalla Costituzione quella « e » che univa i molisani agli abruzzesi, gran parte della classe politica, con in .testa tutto il « notabilato» locale, si affrettava a co1 gliere l' o·ccasione per sbandierare arditi, ma assai confusi, programmi di rinnovamento, esternando ipocritamente la volontà di alleviare finalmente le tristi condizioni di miseria e di abbandono in cui si tro-vano le popolazioni locali. Poi, però da quegli infuocati disco·rsi, alla prudente orato•ria propria di un potere politico esercitato· da sempre con mentalità quasi feudale, il passo è stato breve·, anzi brevissimo: il regionalismo molisano è oggi in agonia. Pure, i regionalisti più seri a~evano identificato chiaramente nell'avvento della Regione una premessa, sia pure timida, ai fini di un rinno-vamento delle tradizionali, stagnanti realtà politiche. Ma tutto ciò è rimasto, fino ad oggi almeno, come l'espressio·ne generosa di una speranza. Fantomatiche commissioni di studio, discorsi prudenti, risposte evasive: il piano di sviluppo regionale è ormai dive11tato una favola, sospeso tra le nuvole com'è; e il Molise sembra ritornato, 79 Bibliotecaginobianco

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