Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

.... Editoriale pilità politica dell' on. Fanfani (non abbiamo di1nenticato l'invito alle destre in occasio-ne del suo primo incarico di governo nel 1954 ); o sottolineare il pericolo dello sfrenato personalismo in un regime di democrazia parlamentare a molti partiti (anche se taluni com1nentatori hanno creduto di dover ripetere, in questa occasione, che l' on. Fanfani nutre una evidente passione per il potere considerato in se stesso); e neppure esprimere il nostro rammarico per il pericolo di involttzione denunziato da una delle maggiori figure della vigilia e d'el primo centrosinistra (pur essendo stati noi tra coloro che, a suo tempo, e per lungo tempo, individuarono nell'on. f.,anfani l'uomo di pu,rita, in can1po democristiano, della svolta democratica di cui il nostro paese aveva ed ha bisogno). Vogliamo piuttosto richiamare tutti (e noi stessi per primi) alla considerazione di un punto essenziale che non ci è sembrato adeguataniente fatto presente nelle polemiche svoltesi int9rno all'o·n. Fanfani: e cioè al fatto che, proprio per la irreversibilità, giustamente aff ernzata, del centro-sinistra, ogni colpo dato oggi al centro-sinistra è un colpo dato alla stabilità delle stesse istituzioni democratiche nel nostro paese, è un pericoloso o provocatorio avallo di coloro che invocano la « nuova repubblica » o la « seconda repubblica », è un ulteriore fattore di confusione e di intorbidamento delle prospettive politiche e sociali del paese che hanno invece bisogno assoluto e immediato di chiarezza e di linearità. È stato forse per la istintiva percezione di questa realtà che, a quanto ci consta, le reazioni all'iniziativa dell'on. Fanfani sono state num.erose e vivaci anche nell'ambito dei suoi più tradizionali e fedeli seguaci. La delicatezza del momento attuale della vita politica italiana solo surrettiziamente potrebbe essere considerata come un capo d'accusa a carico del centro-sinistra e, in particolare, dell'attuale governo. Si tratta, inveceJ di una delicatezza che nasce da fattori numerosi ed occasionali. Possono essere considerate contingenti le difficoltà che nascono dalla congiuntura e dalla protratta adozione di una linea di politica economica suscettibile di far mutare o evolvere più rapidamente la congiuntura stessa. Ma debbono- essere considerate di fondo le difficoltà che nascono dalla portata dell'operazione politica intrapresa nella seco,nda metà del 1962 e giunta a piena maturazione un anno dopo. Il centro-sinistra, per il fatto stesso della sua presenza, si sta rivelando un fattore estremamente dinamico della vita nazionale; e ciò non è un motivo di sorpresa per coloro che lo hanno auspicato. Vecchi equilibri e. sistemazioni politico-amministrativi, tutto un modo di concepire i rapporti sociali e l'azione sociale del governo sono entrati in crisi. Il processo di «conversione», per così dire, della vita nazio-nale dall'antico al nuovo si rivela lento e faticoso, forse anche più lerJ,toe più faticoso 5 Bibliotecaginobianco

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