Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

Clemente Maglietta « La circolare si occupa anzitutto della sce}ta delle persone che, nell'am .. bito dei Consorzi sono chiamate a prestare la loro propria attività, a tutti i livelli onde permettere all'organismo co,nsortile di cons'eguire i suoi fini istituzionali che sono quelli di predisporre le condizioni ambientali atte. a favorire lo sviluppo industriale in forme e tempi adeguati alla realtà meridionale ... In altri termini occorre evitare l'errore, tanto pregiudizievole, di po~e al vertice di organismi chiamati a svolgere una fondamentale azione di promozione, e di indirizzo tecnico ed economico, persone illustri per altri meriti, ma sprovvedute di specifiche competenze nei settori in argomento» ( « Il Mattino» del 1 ° ap,rile ). Ed il Ministro, osa persino pretendere che i dirigenti del Co,nsorzio, oltre a poter garantire una vasta preparazione professionale, specifica, « abbiano già svolto incarichi direttivi ad adeguati livelli di responsabilità, attività industriale diretta, o nel settore pubblico· o in quello privato, acquisendo in tale modo quel bagaglio di cognizioni e di esperienze e sopratutto quella mentalità indispensabili per dirigere efficacemente l'organismo consortile. Affidare incarichi secondo una deplorevole tradizione, e cioè per motivi del tutto estranei agli obiettivi che devono essere perseguiti, significa non servire i veri e attuali interessi del Mezzogiorno». Anche questo Ministro sembra provenga da· tanto lontàno da non avere acquisito un fatto dimostrato e scientificamente approvato: a Napoli si acquista la competenza prendendo una tessera, frequentando un certo- circolo di corrente, accettando il ruolo di membro della clientela· di un personaggio. E non ha nemmeno capito, il buon Pastore, che a Napoli si è scoperto il modo di fare amministrare un organismo nuovo, con funzioni nuove e moderne, da uomini rappresentanti interessi, idee, cultura, aspirazioni nettamente contrapposte. Ma va citato un ca_so capitato proprio a noi che scriviamo ed in un ambiente qualificatissimo. Indicavamo una degna ed autorevole perso 1 na, rappresentante di una azienda a partecipazione statale, per sottolineare i doveri di questa azienda verso il consorzio. E questo facevamo con la intenzione di chiarire quali compiti sono assegnati alle aziende controllate dallo Stato nel quadro della politica meridio-nalistica. La risposta stupefacente fu: « Ma questù signore rappresenta nella società gli interessi privati che vi partecipano». Restai per un minuto silenzioso ad interrogare la mia memoria e poi osservai: « Ma nel Consorzio è stato designato a rappresentare gli interessi della azienda pubblica ». Nessuno mi rispose. Tutti saranno ancora convinti della mia ingenuità. Io continuo a credere, infatti,· che chi occupa una posizione precisa verso certi interessi - anche tra i più legittimi - non può esprimere nello stesso tempo gli interessi comuni senza essere portato a dare la prevalenza agli interessi cui è più vicino. * * * L'ammortamento dell'utilitaria. Ma il mondo è strano, oggi, e nulla vieta che le cose ieri logiche siano considerate oggi ridicole ed illogiche fino a 46 Bibliotecaginobianco

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