Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

Mario Chiari Ministro dei LL.PP., on. Sullo (Lo scandalo urbanistico - Vallecchi, 1964) e che offre numerosi spunti di grande interesse. Nel volume l'on. Sullo difende i principì generali contenuti nello schema di nuova legge urbanistica predisposto dalla Co-mmissione da lui presieduta, ribadendo le ragioni che co·nsigliano la introduzione dell'esproprio, da parte della pubblica autorità, delle aree ricomprese nel perimetro dei piani partico:- lareggiati, specialmente per quel che concerne le zone di espansio·ne. L'o,n. Sullo sottolinea poi più volte, richiamandosi anche a quanto ·ebbe occasione di affermare dinanzi al Parlan1ento, la possibilità di rinunziare all'istituto del diritto di superficie, nella predisposizione della nuova legge urbanistica, a condizio)ne che nella legge stessa siano introdotte altre garanzie in ordine soprattutto alla n1igliore utilizzazione del suolo urbano ed all'organico sviluppo della città. Al disopra della pole1nica co·ntingente - condotta anche contro l'organo ufficiale della D.C. che alla vigilia delle elezioni politiche del 28 aprile pubblicò una nota in cui era precisato non doversi ritenere impegnata nello schema di legge urbanistica predisposto dalla Commissione Sullo la responsabilità politica del partito di maggioranza relativa - l'ex Ministro dei LL.PP., alla fine della prefazione al volume, cosl scrive: « Dal punto di vista del costume, la battaglia urbanistica è stata, ed è, una battaglia morale. Il no,stro- popolo ha reagito ai facili guadagni non meritati, alla ricchezza ingiustamente accumulata ed al sottobosco della collusione· fra affarismo . e politica. Sarà vinta questa battaglia dal popolo italiano? Lo spero sinceramente. Perché, se ciò non avvenisse, non ci sarebbe che l'alternativa seguente. O il popolo ricadrebb·e nel suo letargo, fatalisticamer1te giudicando che non c'è più nulla da fare; o il fuoco, covando, accenderebbe un incendio che la classe dirigente non riuscirebbe a domare». Tali affermazioni, che hanno una validità generale, trascendente la stessa riforma della legislazione urbanistica, non possono non essere condivise da quelle forze politiche che da anni si battono per una moralizzazione della vita pubblica e per la realizzazione di un più giusto equilibrio sociale. Non si tratta, infatti, solo di modificare la legislazione urbanistica vigente; perché inadeguata e manchevole in più parti nei confronti di un fenomeno, come quello dell'urbanesimo, che va acquistando sempre m.aggiori proporzioni. La finalità che attraverso una nuova legge in materia si vuol perseguire è piì1 ampia: da una parte, la eliminazione delle sperequazioni che attualmente si determinano nei riguardi dei proprietari dei terreni in conseguenza di un pia.no regolatore, e della possibilità stessa per i privati di realizzare guadagni che prescindono dall'esercizio di una attivi_tà produttiva, con tutte le... tentazioni più o meno lecite che da tale possibilità derivano; dall'altra, una più razio·nale utilizzazione del territorio ai fini degli insediamenti industriali ed abitativi. Il Governatore della Banca d'Italia nella sua relazione del maggio 1963 rilevava esattamente che « i fenomeni locali di esaltazione dei valori fon36 Bibliotecaginobianco

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