Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

Sociologia dell'organizzazione scolastica società. Occorre riformulare quindi gli obiettivi dell'organizzazione scolastica, e definire nuove politiche, nuovi piani di lavoro; ma occorre anche pèrfezionare ed adeguare allo sco,po le strutture organizzative alle quali è delegato il compito della strumentazione e della concreta realizzazione degli obiettivi di alto livello. Una realistica pianificazione dell'istruzione comprende quindi non solo l'accertamento delle necessità educative della società e la definizione di politiche ordinate al loro soddisfacimento, ma anche una completa conoscenza dei mezzi a disposizione; ed è chiaro che l'amministrazione costituisce lo strumento principe e pressocché esclusivo. ·come non è possibile definire una politica dell'istruzione indipendentemente dall'analisi scientifica della realtà sociale ed educativa, ....così non è possibile la sua attuazione indipendentemente dall'analisi scientifica dei mezzi organizzativi a disposizio11e. Nello scegliere le strategie da seguire, e nel calcolare le conseguenze delle varie alternative che si offrono, è indispensabile ridurre al minimo le fonti di incertezza, espandendo le funzioni di conoscenza e documentazione. È a questo punto del processo di decisione, cioè a livello della valutazione degli strumenti disponibili, che l'analisi dell'organizzazione può fornire il suo co·ntributo. A domande cruciali come questa: « in che misura il rendimento degli allievi è funzione dell'ambiente organizzativo?» non può essere trovata risposta nel repertorio delle tradizionali descrizioni organizzative, in termini di divisioni funzionali e linee di autorità, ed ancor meno negli schemi giuridico-contabili degli amministratori di professione. Lo studio- dell'effettivo funzionamento · _delle organizzazioni rientra nell'area di competenza di una particolare specializzazione sociologica che opera, in un certo senso, sullo stesso piano dei centri di decisione amministrativi. Ma la conoscenza scientifica diserta ancora il locus della decisione e, tra le molte discipline, sorte peggiore tocca alla conoscenza sociologica. Non si tratta di fare la ormai solita diatriba, ma bisogna riconoscere che, se da una parte i pubblici poteri sembrano impermeabili, anche per la sola dimensione tecnica dei problemi, allo scientific menagement, dall'altra i sociologi non sono stati saggi amministratori di se stessi e della propria disciplina, chiudendosi a volte in una sfera di interessi estranei alle urgenze civili del paese e spesso di scarso rilievo sotto lo stesso profilo accademico. I centri di decisione, intanto, quando sembrano allargare la loro visuale fino ad includervi il mondo sociale, si limitano alla do·cumentazione statistica: i cui dati, privi di un quadro di riferimento entro il quale essere inte'rpretati, finiscono col dire meno di quanto potrebbero 127 Bibliotecaginobianco ,j

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