Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

Antonio Vitiello rivolgeva con il « voi » al ·piccolo Nobis di famiglia facoltosa e con il « tu » al calabrese immigrato, riservando ~!l'uno. un riguardo di_ ceto che negava all'altro, è probabilmente una· figura di altri tempi; ma, ancora oggi, in che misura- la stratificazione di ceto interferisce con le strutture organizzative? Lo strato sociale nel quale sono reclutati prevalentemente gli insegnanti influisce sul tipo di insegnamento? Essi educano gli allievi a maniere e capacità proprie ·della classe media? La provenienza sociale degli allievi incide sul loro rendimento, determina i rapporti di amicizia tra loro? In che misura lo status . dell'allievo, nell'ambito della famiglia, è collegato al suo successo scolastico? Lo scolaro di famiglia operaia ha le stesse probabilità di successo scolastico del rampollo di famiglia borghese? Sono tutte domande che rimandano alla società circostante di cui la scuola subisce le carenze e le fratture nel momento stesso che rappresenta uno strumento per superarle. SOCIOLOGIADELLEORGANIZZAZIONI E POLITICASCOLASTICA \ ···Jb~--;.·\ ?\).·;~.:,"'•~-l.'.. 1,.:_;, ... _:?-...-;,..-•:.,..,·:~11,_\,l~ ..-·.~..... >···.•...... :,~·>:•~-t-~-~-k -, .,.. • ...,,,_,.,...... i1il.:.-~ -~ . ·.~:··-~·,·~-~~~~""GJléJ:~ ..-.. ' ,..- ' '. I ·-~-"·;_l•- '· .,··, ·.1.,~· ·.~~~~.~~4.~~~~~,,~~1tw;~~t \':Q, '. ;r:t~;. ~- .. ·~- : ·---;~i.~ ~-. °'~ /~~,.- ~~~~~,4•~~'?~~)1t·· i~·f~~".~;- :,-.,~:.l\r~.~'è!ftl'f ~'.-' C;i+>~,~~).., •r' ··•~:·· -=-,r -... : . · ••• ..,.~ , · .,_~. , · . . -~'" ~ ·.l-' .· , ·.. ,~ ,. ...-~- : • .. ~•.:.. -~ :. .... .. · 1 •. r - •. La necessità di soddisfare la domanda di personale addestrato per le nuove necessità del mondo del lavoro, e l'esigenza di un generale ammodernamento culturale del paese mettono in luce la funzione strategica del sistema educativo. Si è già detto che la scuola rappresenta oggi una « condotta forzata ·» attraverso la quale passano, per un periodo più o meno lungo, quasi tutti i cittadini; per questo motivo, la scuola può essere considerata il maggiore moltiplicatore economico, sociale e culturale. Oggi « non si tratta più di adattare l'istruzione al mantenimento di una certa struttura, ma, al contrario, di usarla come strumento, come leva, per forzare una situazione nuova » 12 ; è necessario quindi che i policy makers scolastici abbandonino gli schemi angustamente « amministrativi » e la routine burocratica autoconvalidantesi, per assumere funzioni innovatrici e creative, imprenditoriali nel senso schumpeteriano del termine. La struttura amministrativa attuale ed i criteri di conduzione sono forse soddisfacenti rispetto agli scopi della scuola di ieri, della vecchia scuola selettiva. ad elevati tassi di riduzione, della « scuola per poc;hi »; ma certamente non soddisfano le esigenze della scuola di massa ad elevati tassi di espansione. · Oggi la scuola deve « produrre » di più, in qualità e quantità, ed a « costi » ragionevoli, per far fronte alla domanda crescente della . / 12 GIOVANNI GozZER, Sviluppo scolastico e pianificazione sta in La pianificazione scolastica, Roma, Palombi, 1961, p. 20. . ' 126 \ Bibliotecaginobianco •

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