Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

Antonio Vitiello discente; anche se è possibile che nella realtà un allievo sia trattato come un oggetto e non come un associato, s~a pure minore. IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE Fra i mezzi con i quali l'orga11izzazione influenza il st10 personale, particolare rilievo, accanto all'esercizio dell'autorità, assume la comunicazione di ordini, co·nsigli, raccomandazio,ni, suggerimenti, info·rmazioni, da un punto della struttura ad un altro. Senza comunicazione, non potrebbe esistere organizzazio·ne; per questo motivo numero 1 si canali ufficiali provvedono a diffondere le decisioni prese nei vari punti della struttura. Al livello operativo, accanto al]e informazioni riguardanti la posizione nell'ordinamento formale, il personale docente riceve le informazioni necessarie per lo svolgi~ento della propria attività: programmi di studio, circolari e direttive di vario ordine. Accanto a questi canali formali, esisto-no pure reti informali di. comunicazione, attraverso le quali i dipendenti co·municano a titolo personale, ed attraverso· le quali possono esercitarsi pressioni estranee all'attivita organizzativa ufficiale. Il pe·rsonale discente riceve anch'esso comunicazioni amministrative (avvisi della segreteria ecc.) e comunicazioni dai docenti, oltre a sviluppare la sua rete di comunicazioni informali. L'importanza della comunicazione tra docenti e discenti è elevatis- . sima, essa occupa nella scuola lo stesso posto che nell'azienda è occupato dal flusso della lavorazione. L'educazione, vista come procedimento e non come fine, ·non è altro che uno scambio comunicativo; il lavoro scolastico è soprattutto formazione, uso ed interpretazio,ne di simboli di comunicazione linguistica, (viene da qui l'interesse della scuola per i nuovi mezzi .di comunicazione). La didattica, generale o speciale che sia, è appunto una tecnica di comunicazione, che ha nella scuola il ruolo strategico occupato· nell'industria dai procedimenti produttivi; da essa dipende in maniera determinante il rendimento dell'allievo. Un personale insegnante, che non sia specificamente addestrato alle tecniche dell'insegnamento, impedisce una buona approssimazipne agli obiettivi organizzativi; l'esperienza dimostra infatti la natura favolistica dell'equazione gentiliana tra sapere e saper insegnare . .Al perso-nale insegnante sono lasciati ampi margini di discrezionalità riguardo- ai metodi ed ai ten1pi di esecuzione dei programmi di studio, ma sono fissate procedure comunicative formali: libri di testo, lezioni, compiti scritti, esercitazioni, interrogazioni. Il processo educativo, in quanto· procedura comunicativa, ha il :fine immediato in se 122 Bibliotecaginobia•nco

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